Cambi, si tira il freno a mano
Le forti salite viste durante la giornata di venerdi` si sono interrotte, ed ora ci troviamo di fronte a mercati che stanno temporeggiando, prima di continuare con movimenti direzionali, siano essi a rialzo o a ribasso.
Il motivo che ha spinto i prezzi a correzioni e` da ritrovarsi in prese di profitto che sono partite dalle commodities e si sono trasferite al mondo dei cambi tramite il deprezzamento del dollaro australiano e di quello canadese, che sono stati propedeutici ad acquisti generalizzati di dollaro americano, che di fronte a notizie relative alla guerra in Iran e dopo quello che e` successo in Libia, sta salendo in maniera, questa volta, naturale. Gli effetti provocati dalla Banche Centrali si sono per ora stoppati e anche la comunicazione di tutto cio` che e` relativo all`ESM data ieri non ha portato reazioni pro-rischio, in quanto, come molti pensavano, gli effetti delle novita` erano gia` stati scontati dai prezzi di mercato. In sostanza si tratta di unire le forze dell`Efsf e dell`ESM per arrivare ad aiutare i Paesi in difficolta`. A parte Germania ed Italia, gli altri Stati dovrebbero aver gia` consegnato le ratifiche per l`approvazione dell`ESM e anche quando gli ultimi le consegneranno, si sara` pronti a far partire le prime tranche di versamenti (32 miliardi) che dovrebbero mettere a disposizione dei fondi 200 miliardi per aiuti, da destinarsi integralmente ad aiuti aggiuntivi (per esempio banche spagnole o Cipro), oltre ai 192 previsti per Grecia, Irlanda e Portogallo. Dal punto di vista macro oggi dobbiamo prestare attenzione alla pubblicazione del CPI inglese, alle ore 10.30 (anche se non dovrebbe portare ad aumenti eccessivi di volatilita` di mercato, in quanto le aspettative sulla politica monetaria sono ben ancorate) e allo ZEW tedesco, atteso per le ore 11. La moneta unica si mantiene davvero molto sostenuta e, ieri, e` andata a raggiungere perfettamente il massimo registrato dal cambio eurodollaro proprio venerdi`, 1.3170. Questo livello, crediamo, non debba essere dimenticato: vediamo perche`. I prezzi nelle ultime due giornate hanno disegnato una chiara configurazione che e` conosciuta come anticipatore per una continuazione di un trend: parliamo, infatti, del perfetto rettangolo che viaggia compreso fra 1.3090 e 1.3170, appunto (livello che potrebbe aiutare chi fosse rimasto fuori da questa bella salita della moneta unica a beneficiare di un movimento che potrebbe portare sino a 1.3260). La rottura da 78.60, ancora una volta, ha portato ad una buona dose di volatilita`, utile per raggiungere nuovamente 79 figura, dove ancora una volta i prezzi hanno trovato un livello di forte resistenza. In questo caso, data la ripetuta conferma dell`importanza di questa area, concentriamo la nostra attenzione su questo per una tipica azione di breakout (poco distante transita la media mobile a 200 su grafico daily e data l`efficacia di questo livello su eurodollaro ed euroyen non possiamo che guardare con attenzione questo livello, in grado di cambiare la tendenza non solo nel breve). Ieri il cambio EurJpy ha fatto registrare il massimo da maggio e compiuto un piccolo passo in piu` in direzione di un altro livello di cambiamento. Parliamo di 104.75 che e` il livello di transito dell`ultima percentuale di ritracciamento di Fibonacci del movimento in calo compreso fra marzo e luglio, prima che la ripresa sia da considerare come un ritracciamento totale. 102.50, anche per oggi, potrebbe giocare un ruolo importante come supporto. Il cable consolida sui massimi raggiunti in area 1.6250 lasciando davvero poco spazio al ritracciamento, seppur parziale. Nell`immediato troviamo un livello di supporto posizionato a 1.62, utile per tentare l`attacco alla resistenza chiave di 1.63. Anche in questo caso si starebbe delineando una price action di continuazione. Il dollaro australiano e` decisamente piu` debole delle altre major, avendo lasciato sul terreno quasi due figure dal massimo di venerdi` visto al si sopra di 1.0620. Un grafico orario sembra fornire uno scenario ancora piu` cupo, dato che sembra si stia delineando una figura di testa spalle di inversione con la neckline posizionata in area 1.0435. Siamo ancora in attesa della formazione della seconda spalla, ma se questo dovesse avvenire (diciamo entro un paio di giorni) il livello da osservare sara` appunto 1.0435, alla cui rottura attendersi un ulteriore calo e l`inversione del movimento positivo visto da inizio settembre. L`indice tedesco, GER30, non da segnali di alcun tipo da un paio di giorni. C`e` da sottolineare il fatto che, nonostante tutto, la tendenza di fondo rimane positiva poiche` ci troviamo ancora al di sopra della parte alta del canale rialzista osservato sino da giugno. In particolare continuiamo a valutare la tenuta di 6,370 come supporto dinamico. Il nostro indice di casa, ITA40, ha perso un po` di terreno dal massimo di venerdi` anche se non ha cambiato la tendenza in atto da qualche giorno. Perche` questo accada e` necessaria una rottura di 16,350, livello dato dalla trendline in atto da settimana scorsa. L`idea di fondo e` ancora di una continuazione del trend di lungo per un target ancora posizionato a 17,000.
A cura di Fxcm