Cambi, la svolta è a fine giugno

Dopo tanta attesa, le elezioni greche sono state deludenti. Un default della Grecia nel breve termine o la sua uscita dall’Eurozona sembra ora meno probabile rispetto a qualche settimana fa.

Passate le elezioni greche, il mercato ha spostato l’attenzione su un altro importante evento, ovvero il Summit dei leader europei del 28-29 giugno. I punti all’ordine del giorno riguardano soprattutto un patto di crescita, il Fondo salva stati, gli Eurobond, i fondi di garanzia dei depositi per le banche dell’Eurozona e una roadmap per una potenziale unione fiscale e bancaria. Gli investitori hanno alte aspettative in merito al fatto che il vertice possa fare chiarezza sulla strada da percorrere e sulle possibili soluzioni alla crisi. In caso di fallimento molto probabilmente i mercati sarebbero delusi. D’altra parte, venerdì la BCE ha annunciato che alleggerirà nuovamente le regole relative al collaterale per aumentare la liquidità e facilitare l’accesso al credito per le banche dei paesi periferici. Questa misura è particolarmente importante in quanto i rendimenti spagnoli e italiani continuano ad aumentare, con i rendimenti dei titoli spagnoli a 10 anni che la scorsa settimana sono saliti al 7%. Il cambio EUR/USD rimarrà volatile e sfrutterà i titoli, in particolare quelli relativi al Summit europeo e agli sviluppi sul fronte spagnolo.

A cura di JP Morgan PB

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