BusinessGemma, la polizza `rosa` di Intesa che si prende cura delle donne

«Intesa Sanpaolo lancia la polizza BusinessGemma. Si tratta della prima vera risposta di un player bancario e assicurativo per supportare la donna imprenditrice e professionista nella sua difficile sfida di conciliare il lavoro con le complessità della sua vita familiare». È quanto si legge in un comunicato di Intesa, che prosegue: «Si tratta di una gamma di coperture assicurative e di assistenza per sostenerla sia nella quotidianità sia al verificarsi di eventi gravi, tali da impattare in maniera significativa sul benessere familiare e sulla sostenibilità dell`attività economica. Contesto ed esigenze. L`imprenditoria femminile è un motore importante dell`economia italiana: sono più di 1,4 milioni le imprese femminili nel nostro Paese e rappresentano circa un quarto del tessuto imprenditoriale italiano che, nonostante la congiuntura economica negativa, sta mantenendo un trend di crescita importante.

 Le imprese femminili infatti hanno reagito alla crisi con maggiore dinamismo rispetto alle imprese maschili: a livello nazionale la crescita delle imprese femminili (+2,1%) ha più che compensato la diminuzione delle imprese maschili (-0,4%), assicurando un risultato aggregato positivo (+0,2%). Per ogni azienda che fallisce ne nasce una rosa: nel corso dell`ultimo anno sono state 10.000 le nuove imprese femminili, quante le imprese fallite dello stesso periodo. La conciliazione dei tempi di vita e lavoro è un tema cruciale per l`imprenditrice e la libera professionista. Alcuni aspetti ad elevato contenuto sociale continuano a rimanere a carico quasi esclusivo della donna, pertanto la vita lavorativa è gravata da incombenze considerate comunemente tipiche del mondo femminile, tra cui la cura degli anziani, della famiglia, della casa. Anche la scelta della maternità è spesso vissuta come un bivio tra lavoro e famiglia. Da qui l`esigenza di soluzioni per aiutare la gestione del tempo di imprenditrici e professioniste pensando anche alle numerose partite Iva che ogni anno vengono aperte per essere più appetibili sul mercato del lavoro ma che richiedono poi maggiori tutele. Una riflessione a parte merita la maternità: una donna su 4 lascia il lavoro dopo la maternità. Lavoro e maternità in Italia meno conciliabili che in qualsiasi altro Paese europeo. Infatti mentre in Europa l`occupazione delle neomamme mostra un percorso a U, con una forte discesa nei primi tre anni di vita del bambino e un graduale ritorno al lavoro in seguito, solo in Italia il tasso d`occupazione delle donne continua a calare al crescere dell`età dei figli. In particolare per la fascia 25-64 anni il tasso di occupazione delle donne senza figli è pari al 64%, che scende al 59% con la presenza di un figlio, 54% con due figli e 41% con tre figli. Le difficoltà però sono ancora maggiori per la donna imprenditrice, le professioniste e le partite Iva sia per le minori tutele pubbliche sia perché l`assenza dal lavoro ha ricadute sulla continuità dell`attività economica che è spesso incentrata su competenze e capacità della donna stessa. Da qui la forte esigenza di strumenti per conciliare vita privata e lavorativa e per integrare i contributi pubblici».

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