Bruxelles blocca la fusione `del secolo`

La Commissione Europea ha deciso di rifiutare il progetto di fusione tra Deutsche Boerse e Nyse Euronext, considerando l`operazione «inammissibile» per la legge sulla concorrenza, per quanto riguarda il mercato dei derivati (il merger porterebbe all`unione tra Eurex e Liffe).

È quanto comunica la Borsa di Francoforte, sottolineando: «Questo è un giorno nero per l`Europa e per il futuro della competitività dei mercati finanziari globali. La decisione della Ue si basa su un`irrealistica stretta definizione del mercato, che non giustifica la natura globale della concorrenza nel mercato dei derivati». Nyse Euronext, annunciando che «le due compagnie stanno discutendo per concludere il merger agreement», ha spiegato che il gruppo, prendendo atto della decisione della Ue, si focalizzerà su una «strategia standalone di successo», basata su «forte crescita e diversificazione»

Eurex, piattaforma di Deutsche Boerse, e Liffe, paittaforma di Nyse Euronext, sono le due più grandi borse del mondo per le transazioni sui derivati `costruiti` su asset sottostanti europei e la Commissione rileva che «sono in concorrenza diretta e ciascuna è per l`altra il principale concorrente». La fusione, indica Bruxelles, «avrebbe posto fine a questa concorrenza a livello mondiale» e la creazione di un quasi monopolio «potrebbe causare un pregiudizio importante agli utilizzatori dei derivati e all`economia europea». La sparizione di una reale pressione concorrenziale sul mercato implica che i clienti non potrebbero più avvantaggiarsi di una concorrenza sui prezzi. Inoltre, la fusione avrebbe delle conseguenze negativa sull`innovazione in un settore in cui l`esistenza di un mercato concorrenziale è essenziale per le pmi e per le imprese di dimensione più grande. La Commissione ha esaminato la fusione centrando l`attenzione sugli effetti sui mercati dei derivati europei (su tassi di interesse, azioni, indici borsistici) negoziati in Borsa. Non ha constatato problemi su altri settori come I servizi di quotazione e di negoziazione di azioni in contanti e le attività post-mercato. L`inchiesta ha messo in luce che I prodotti derivati negoziati in Borsa o over-the-counter non sono generalmente considerati come intercambiabili dai clienti dato che sono usati a fini diversi e in contesti diversi. Inoltre, certi operatori in Borsa hanno dei mandati che non permettono loro di intervenire sui mercati otc per ragioni di gestione del rischio. Va tenuto presente che I derivati negoziati in Borsa sono contratti molto liquidi per ammontari relativamente modesti (100mila euro per transazione), le cui condizioni e modalità giuridichen sono interamente normalizzate, mentre I derivati negoziati otc sono di valore più importanrti (circa 200mila euro per transazione) le cui modalità e condizioni sono definite in funzione delle necessità. 

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