In mezzo non sono mancati però il “fastidio” per le accuse infondate di aver tentato di svendere la Milano-Serravalle e il compiacimento per come stanno invece volgendo gli eventi. Andati deserti i primi due bandi si è stati infatti costretti a prevedere soluzioni alternative che han fatto subito gridare allo scandalo i benpensanti, ma ora, grazie anche alla decisione di quotare in Borsa Sea e alla prospettiva di offerte da parte di investitori stranieri che potrebbero a questo punto alzare i prezzi d’asta, la soddisfazione è elevata e la fiducia è tornata.
In chiusura Tabacci ha poi prospettato e auspicato un’alleanza tra A2A, Iren e Hera per arrivare così alla formazione di un super-gruppo da 12 miliardi di euro di fatturato.