BRIAN ARMSTRONG SI GODE IL PIU' 31% DI COINBASE

BRIAN ARMSTRONG SI GODE IL PIU' 31% DI COINBASE
BRIAN ARMSTRONG

Giannina Puddu, 7 novembre 2024.

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Durante la campagna elettorale per le presidenziali, è stato costituito un Comitato politico che è stato battezzato Fairshake, sostenuto da Coinbase.

Ieri, ha riferito di avere sostenuto 58 candidati repubblicani favorevoli al mercato delle cripto e che ben 46 di questi hanno vinto, con 12 ancora in attesa di verdetto.

Coinbase ha bene investito i suoi soldi giacchè, con la vittoria di Trump, il mercato lo ha appena beneficiato di un clamoroso 31% di guadagno.

Tutto l'ambiente cripto è in subbuglio e ribolle di nuove speranze grazie al favore dimostrato da Trump verso le criptovalute.

Brian Armstrong, CEO e co-fondatore della piattaforma di trading cripto Coinbase, possiede il 10% del capitale e con l'apprezzamento del 31% ha visto il suo valore crescere della magica cifra di circa 2,1 miliardi di dollari nella seduta di ieri per un totale corrispondente pari a circa 9 miliardi di dollari.

Dalla quotazione di Coinbase, avvenuta nel 2021, Armostrong ha dovuto affrontare pesantissime difficoltà di interazione con la SEC che non ha mai dimostrato grande apprezzamento, nè per la sua piattaforma, nè per tutto il mondo cripto.

Nel 2023, Gary Gensler, Presidente della Securities and Exchange Commission, aveva accusato Coinbase di aver venduto titoli in forma abusiva.

Questi conflitti con la SEC durano da anni e hanno contribuito alle perdite cumulate da COIN dal periodo della quotazione durante il quale, invece, il mercato aveva dimostrato di apprezzare il lavoro di Armstrong&C.

Da anni, Armstrong si batte perchè siano introdotte, dagli enti regolatori, regole chiare e adeguate al nuovo mercato che, a dispetto di chi lo ha ostacolato in USA ed in altre aree del mondo, si sta affermando ed evolve come moneta parallela di scambio e garantita dalla tecnologia Blockchain, fuori dal controllo delle Banche Centrali.

Eppure, lo stesso Ben Bernanke, ex Presidente della FED, aveva attribuito alle banche della Federal Reserve, la responsabilità della Grande Depressione, verificatasi a causa di una gestione sbagliata delle politiche economiche e monetarie.

Così come il tonfo del 2008, secondo Bernanke, sarebbe da attribuirsi alla FED che aveva adottato  una politica di tassi di interesse accomodanti per un periodo eccessivo, agevolando attività speculative che portarono all'implosione dei mercati finanziari.

Anche Bitcoin ha goduto dell'elezione di Trump realizzando un più 9,5% e raggiungendo il massimo storico pari a 76.400 dollari.

Con Trump alla presidenza USA si apre un nuovo ciclo promettente per le criptovalute.