BlackRock e iShares: proposte per un mercato ETF più trasparente
BlackRock e iShares: proposte per un mercato ETF più trasparente
BlackRock e iShares, la piattaforma proprietaria leader mondiale negli ETF (Exchange Traded Funds), hanno proposto una serie di riforme normative e raccomandazioni per una migliore informativa e trasparenza relative al mercato degli ETF.
Per oltre due decenni, gli ETF hanno permesso agli investitori di accedere, in modo trasparente e con costi contenuti, ad una vasta gamma di asset class. Quando furono lanciati, gli ETF introdussero, tra gli altri vantaggi per gli investitori, nuovi livelli di trasparenza e informativa. Tuttavia, lo sviluppo di ETF e prodotti affini con strutture progressivamente più complesse, non sono sempre riusciti a mantenere tali standard, introducendo nuovi rischi.
I critici si sono chiesti se la vigente normativa garantisca agli investitori un elevato livello di comprensione in merito alle caratteristiche dei prodotti che stanno acquistando, apprezzando, nel contempo, i rischi e i costi ad essi connessi. L`industria ha molto lavoro da fare per affrontare queste critiche, compreso lo sviluppo di nuove regole in tema di trasparenza e di orientamento nei rapidi cambiamenti del mercato.
Le riforme auspicate sono riassunte nei seguenti punti:
1) Etichettatura chiara della struttura del prodotto e obiettivi di investimento. Nonostante alcune caratteristiche siano comuni a tutti gli ETF, il termine “ETF” ha assunto una valenza generica utilizzata per connotare prodotti che presentano un’ampia gamma di differenti strutture: tale situazione ha portato ad una confusione tra gli investitori. Gli investitori dovrebbero invece sapere cosa stanno comprando e quali sono obiettivi di investimento di un certo prodotto. Ciò può essere ottenuto stabilendo uno standard di classificazione globale con etichette chiare per stabilire differenziazioni tra i vari prodotti.
2) Divulgazione frequente e tempestiva di tutte le partecipazioni ed esposizioni del fondo. Proprio come gli investitori dovrebbero comprendere la struttura di qualsiasi “prodotto quotato (exchange traded) che stanno acquistando, essi dovrebbero anche capire ciò che quel prodotto racchiude. A tal fine, gli emettenti dei vari prodotti dovrebbero essere obbligati a comunicare in modo chiaro ciò che il prodotto contiene, unitamente ad ogni altra esposizione finanziaria connessa.
3) Norme sicure e chiare per diversificare le controparti e la qualità dei collaterali. Oltre alla divulgazione, occorre stabilire delle norme relative l`esposizione alla controparte e la qualità delle garanzie fornita dalle controparti. Come riportato nell’allegato, esistono diversi regimi normativi con altrettanti approcci alla gestione dell`esposizione alla controparte. Guardiamo all`esposizione alla controparte, in generale, per poi focalizzarci sulle best practice in tema di contratti swap e di prestito titoli.
4) Divulgazione di tutte le commissioni e costi sostenuti, compresi quelli di controparte. Gli investitori devono avere una completa visibilità su tutti i costi e i ricavi associati a un fondo, in modo da poter stabilire in modo chiaro il costo totale di un ETF. Attualmente la maggior parte dei siti dei provider di ETF pubblicano i costi di gestione, spesso indicati come total expense ratio o TER. Noi riteniamo si debbano stabilire standard globali uniformi che determinino quali commissioni aggiuntive e costi siano inclusi (o esclusi) dal TER, consentendo all`investitore di comprendere il vero costo totale per acquistare, mantenere in portafoglio e vendere un ETF.
5) Sistema di reportistica comune a livello mondiale per tutti gli strumenti negoziati, inclusi gli ETF. Una delle principali motivazioni che ha portato alla diffusione degli ETF tra gli investitori riguarda la possibilità di negoziarli in una Borsa riconosciuta per tutto l’arco della giornata. Varie giurisdizioni, tuttavia, hanno regole diverse per quanto riguarda la segnalazione di operazioni in borsa. Una delle principali iniziative normative, sia negli Stati Uniti che in Europa, è quello di spostare le negoziazioni over-the-counter (OTC) dei derivati su un mercato con una Cassa centrale di compensazione.L’obiettivo di queste norme è di ridurre il rischio sistemico e ad aumentare la trasparenza. Allo stesso modo, gli ETF devono essere sottoposti ad uno schema di reportistica delle negoziazioni standardizzato
Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi.