BIO-ON. IL CONTROLLO DELLE SOCIETA' QUOTATE IN BORSA E' RISERVATO ALLE AUTHORITY, NON AGLI HEDGE FUND IN PIENO CONFLITTO DI INTERESSI

BIO-ON. IL CONTROLLO DELLE SOCIETA' QUOTATE IN BORSA E' RISERVATO ALLE  AUTHORITY,  NON  AGLI HEDGE FUND IN PIENO CONFLITTO DI INTERESSI

Giannina Puddu, 5 dicembre 2024.

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Ho letto il libro di Massimo Degli Esposti e Andrea Franchini, "BIO-ON, L'UNICORNO AVVELENATO. Così la finanza tossica ha ucciso il sogno della plastica pulita", pubblicato da Edizioni Artestampa nel gennaio 2024.

Vi consiglio di comprarlo e di leggerlo.

E' la storia del "genio italiano" che si conferma e che continua a disturbare, scatenando aggressioni.

E' il racconto di un sogno che è stato spezzato da un video, pubblicato da Gabriele Grego, Managing Partner e Portfolio Manager presso Quintessential Capital Management, studiato nei particolari per distruggere la reputazione di BIO-ON facendola capitolare in borsa e, successivamente, in Tribunale con la dichiarazione di fallimento.

Il video era stato messo su Youtube il 24 luglio 2019.

E' bastata la parola di un solo uomo, Gabriel Grego, per scatenare la fuga degli investitori che si precipitarono a vendere, l'intervento della Procura, l'incriminazione dei fondatori della società per reati finanziari e la successiva dichiarazione di fallimento di BIO-ON.

Gabriel Grego, grazie al suo video, ha guadagnato svariati milioni. 

Questo "effetto" è stato confermato dallo stesso Grego, in audizione al processo durante il quale ha ammesso di aver speculato al ribasso sul titolo e di aver guadagnato fee da Fondi di Investimento che gli avevano commissionato il report su BIO-ON e che anche questi era pronti a shortare al ribasso. 

Dunque, un soggetto privato, in grande conflitto di interessi, ha causato il fallimento di un'azienda italiana, ha devastato l'esistenza dei fondatori dell'azienda, ha distrutto il risparmio degli investitori che avevano creduto nel futuro di BI-ON. 

Non male!

C'è pure che, Grego avrebbe asserito di aver avvisato, in tempi utili, la Consob del programmato intervento "al ribasso" sul titolo a fronte della diffusione del suo report negativo.

Secondo il CorriereOrtofrutticolo, non risulta, dagli atti, che "Consob abbia avviato azioni di approfondimento, vigilanza e tutela dei risparmiatori, nè in quei momenti concitati, nè successivamente”.

Ciò che si trova sul sito Consob è il testo di una Delibera dell'8 marzo 2023, Delibera n. 22623, Applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie nei confronti di Ernst&Young S.p.A. e del Dott. Alberto Rosa in relazione ai lavori di revisione svolti sui bilanci d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2017 di Bio-On S.p.A., con la precisazione che  La società Ernst&Young S.p.A. e Alberto Rosa hanno promosso opposizione presso la Corte di Appello di Milano in data 21.4.2023.

Su Consob, il co-fondatore Astorri, durante un'udienza penale, rilasciando una dichiarazione spontanea, ha detto: Confermo di essere stato seduto vicino alla Scopelliti (Maria Antonietta Scopellitti, all’epoca Responsabile della Divisione Mercati della Consob.NDR) in tutti e due gli incontri che sono stati estremamente lunghi e ho chiesto ripetutamente come potevamo sospendere il titolo per tutelare gli investitori perché ci sentivamo sotto attacco.

Nulla. Mi ha guardato con il viso attonito e non mi ha mai detto né di sì e né di no... Alzando le braccia e dicendo che ci avrebbe fatto sapere».

La sospensione del titolo avrebbe permesso, anche a Consob, di approfondire il contenuto del report di Greco e, forse, anche di salvare BIO-ON e i soldi dei risparmiatori che ne avevano comprato le azioni.

Certo, gli Hedge Fund e Grego,  avrebbero rischiato di perdere le loro scommesse al ribasso.

Il procedimento penale della Procura di Bologna, ha chiamato in causa anche Paolo Marchionni (oggi come allora, Direttore Responsabile dell’Ufficio Informazione Mercati in Consob), e avrebbe ammesso di non aver trasmesso a Borsa Italiana, il report ricevuto da Grego il 23 luglio 2019, il giorno prima del suo lancio su Youtube.

A specifica ulteriore domanda, Marchionni ha risposto di non avere avviato indagini per la verifica della fondatezza delle affermazioni di Grego contro BIO-ON: «Io personalmente non ho fatto indagini, non so però se l’ufficio abusi di mercato abbia effettuato ulteriori accertamenti sullo studio di Quintessential».

Strana risposta, questa di Paolo Marchionni, giacchè è lui il Responsabile dell'Ufficio Informazione Mercati della Consob e giacchè la ragione dell'esistenza di tale Ufficio è proprio quella di prevenire e indagare gli abusi di mercato che possano danneggiare i Risparmiatori, le stesse quotate e l'Interesse Nazionale che si misura anche attraverso la vita di queste aziende.

Tanto che, come hanno ricordato Degli Esposti e Franchini nel loro libro dedicato al rovescio di BIO-ON, il Presidente del Consiglio dell'epoca Giuseppe Conte conferma e rafforza la Golden Power che vincola l'eventuale cessione di un asset ritenuto strategico al benestare di Palazzo Chigi. Il Governo Draghi, che gli subentra, la confermerà e, ad oggi, è ancora in vigore.

Nel frattempo, nell'agosto 2024, ciò che è rimasto della società è stato rilevato dalla piemontese Maip per pochi milioni di euro e che pare avere avviato la ripartenza degli impianti.

Dopo una lunga serie di aste andate deserte con sospensione all'ultima.

A luglio, il tribunale ha annullato la sanzione inflitta all’epoca dalla Consob, certificando che «non ci fu manipolazione del mercato».

Ed anche questo è un fatto che alimenta forti perplessità.

Si è appena chiuso il processo di primo grado presso il tribunale di Bologna, dopo la prima udienza programmata per il 18 novembre.

Marco Astorri ed il suo socio storico Guido Cicognani, sono stati condannati a cinque anni e due mesi, con pena dimezzata rispetto ai 10 anni chiesti dalla Procura.

L'avvocato dei due imprenditori, Panella, ha dipinto uno scenario di "Guerra commerciale".

Riferiscono Degli Esposti e Franchini, che Panella ha invitato il Giudice a ricordare che la scoperta di BIO-ON è potenzialmente rivoluzionaria ed è una cosa destinata a far uscire dal mercato, e questo è importante considerarlo, tutte le altre imprese che producono plastica in modo tradizionale cioè questo batterio rivoluzionario brevettato da BIO-ON, avrebbe messo fuori dal mercato tutta l'industria plastica così come oggi noi la conosciamo.

Le aziende petrolchimiche che contribuiscono con la maggior parte dei rifiuti di plastica monouso sono: ExxonMobil, Dow, Sinopec, Indorama Ventures, Saudi Aramco, PetroChina, LyondellBasell, Reliance Industries, Braskem, Alpek SA de CV, Borealis, Lotte Chemical, INEOS, Total ed altre che non vogliono uscire dal ricco mercato...

Panella ha ragione ed io sto con Astorri e Cicognani!

Gli auguro la piena assoluzione al successivo grado di giudizio, oltre un congruo e proporzionato risarcimento del danno subito per aver perso la loro società che hanno costituito mossi dalla  passione che traspare da tutto ciò che hanno fatto.

Risarcito il danno subito da Astorri e Cicognani, il rientro coinvolgerà anche i risparmiatori che avevano creduto in BIO-ON comprandone le azioni, avendo visto giusto e diventando vittime della speculazione finanziaria e dei mancati controlli.

Riprendendo le parole degli autori del libro, il mondo non lo sa ancora, ma l'ora della nuova plastica sta per scoccare: addio alle isole galleggianti, addio bottigliette vuote che il vento del Shara muove fra le dune, addio stragi di pesci e di uccelli con quella schifezza in pancia.