BESSENT. DOBBIAMO GARANTIRE CHE IL DOLLARO STATUNITENSE RIMANGA LA VALUTA DI RISERVA MONDIALE
Giannina Puddu, 16 gennaio 2025.
L'imprenditore Scott Bessent è stato scelto da Donald Trump come nuovo Segretario del Tesoro americano.
Oggi, la presentazione del suo programma economico davanti alla Commissione Finanze del Senato.
Bessent è noto anche come investitore, gestore di hedge fund, miliardario, donatore politico ed ex collaboratore di George Soros.
La CNBC ha elencato i punti salienti del suo intervento:
- le politiche di Trump non causeranno inflazione .
- la spesa fiscale è “fuori controllo”.
- saranno introdotte sanzioni più severe contro la Russia .
- Trump non toccherà la previdenza sociale.
- la Fed deve rimanere indipendente.
- non serve la valuta digitale statunitense.
Ma, a monte di tutto e soprattutto, davanti al Comitato bancario del Senato, ha dichiarato: “Dobbiamo proteggere le catene di fornitura vulnerabili dai concorrenti strategici e dobbiamo distribuire attentamente le sanzioni come parte di un approccio di governo complessivo per affrontare i nostri requisiti di sicurezza nazionale.
E, cosa fondamentale, dobbiamo garantire che il dollaro statunitense rimanga la valuta di riserva mondiale”.
Bessent ha ragione da vendere, dal suo punto di vista e dichiara ciò che è previsto dal nuovo ruolo che gli ha attribuito Trump.
Se il dollaro cesserà di essere la "valuta di riserva mondiale", l' America non potrà essere "The First".
Per le posizioni espresse, ed anche prima, Bessent ha soddisfatto le aspettative dell'ambiente finanziario che lo ha applaudito.
Molto apprezzata la sua dichiarazione: “Come ha detto il Presidente Trump, scateneremo l’economia americana implementando politiche di regolamentazione pro-crescita, riducendo le tasse e liberando la produzione energetica americana.
L’ampiezza e la profondità dei nostri mercati di capitali insieme a una politica fiscale prevedibile e pro-crescita e a una regolamentazione intelligente e aggiornata continueranno a rendere l’America la destinazione più popolare al mondo per avviare, far crescere e rendere pubblica un’attività”.
Ha confermato l'utilità e l'urgenza di estesi tagli fiscali in assenza dei quali prevede un “improvviso arresto” dell’economia.
Ha detto ai senatori di essere convinto e determinato a portare avanti il progetto di eliminazione del tetto del debito che, pur essendo al momento, un limite legale all’emissione di nuovo debito da parte del governo, si è rivelato come area di rischio politico negli ultimi anni.
Questo proposito era già stato annunciato da Trump a dicembre.
Ha spiegato che l'eliminazione del tetto del debito non aprirà la strada a nuove ragioni di spesa, ma che, anzi, gli Stati Uniti hanno un urgente problema di spesa che è sfuggito al controllo.
“Non abbiamo un problema di entrate negli Stati Uniti d’America. Abbiamo un problema di spesa”.
“Questa è una delle cose che mi ha fatto uscire dalla mia scrivania e dalla mia vita tranquilla in questa campagna, è stato il pensiero che questa spesa è fuori controllo”.
Mettendo insieme i pezzi già sparsi in precedenza, si può intuire che i "tagli di spesa" riguarderanno il sostegno finanziario a varie istituzionali internazionali fortemente foraggiate fin qui e i contributi elargiti in favore di guerre e guerrafondai sparsi ovunque.
Con Trump, Bessent lavorerà per rafforzare l'impresa americana garantendole un vigore nuovo e riportando la concentrazione sulla politica economica interna, proteggendola con l'uso di dazi pesati in funzione di prodotti e mercati.
Che sia anche ed ancora "The First" a livello globale, si vedrà...