BENITO CASTORINA: LA BONIFICA DEL DANUBIO E LA POLITICA DI "BUON VICINATO CON LA RUSSIA"

Giannina Puddu, 2 ottobre 2024.

Il grande ed incommensurabile fascino del Pianeta Terra è dovuto, in parte, all'esistenza della specie umana che si caratterizza, da sempre, per la presenza di rari Uomini o Donne che hanno la capacità di guardare "oltre" e, talvolta, come nel caso di Benito Castorina, l'architetto Maestro del Vetiver, persino di esprimersi con un atteggiamento di assoluta leggerezza, mentre sviluppano un pensiero logico contrario a ciò che siamo costretti ad ascoltare come se fosse l'unica "verità" possibile.

Questi sono gli Uomini e le Donne che hanno creato le condizioni, anche al costo di grandi patimenti personali, per lo sviluppo dell'Umanità intera, trascinandola fuori dalle caverne, liberandola dalla schiavitù, conducendola verso la Democrazia (per quanto imperfetta...), migliorandone le condizioni di vita, in ogni suo aspetto.

Eccetto alcune aree del Pianeta in cui, ancora oggi, gli esseri umani sono ancora costretti a vivere in condizioni di vita indecenti, privati del minimo indispensabile per la loro sopravvivenza, privati anche della loro stessa vita, donne e bambini compresi,  depredati di tutto dai soliti profittatori seriali e nonostante le grandi Istituzioni Internazionali che sarebbero chiamate a vigilare affinchè ciò non accada, mentre continua ad accadere.

PNRR, ESG, SDGS, VED, VS, AAI, sono gli strumenti che possono rendere l’Europa coesa e competitiva dal punto di vista sociale, economico e rispettoso della salute e dell’ambiente, in un contesto mondiale che resiste ai principi di democrazia, di sicurezza sul lavoro e di equità sociale, ha premesso al suo video l'architetto Pastorina.

In questo video, l'architetto Benito Castorina racconta il suo progetto di bonifica  del grande Danubio, al fine di abbassare il carico di inquinamento del Mar Nero e di far giungere, nel Mediterraneo, nel tempo, acque non inquinate.

In un commento a parte che mi ha trasmesso, portando il suo discorso oltre gli aspetti tecnici dei quali è maestro, ha affermato che, proprio per effetto del suo progetto di bonifica del Danubio, si aprirebbe un nuovo scenario di rinascita dell'Europa. 

Con una rivitalizzazione dell'industria europea che le restituirebbe il fiato che ha perso, attivando un effetto domino di grande portata e tale da generare nuove e importanti opportunità di lavoro e di benessere sociale e ambientale esteso.

Nel nuovo scenario positivo, ha raccomandato Castorina: Con la Russia dobbiamo stabilire un rapporto di "buon vicinato" e di scambi di materie prime e tecnologie, nonchè di rapporti sociali e commerciali.

Per esempio, l'industria automobilistica è in affanno da decenni e si può riconvertire in macchinari per la produzione di energia con piante dedicate (affrancandoci da gas e petrolio - fossili)  e la Russia diventerebbe il fornitore di ferro ed altri minerali e con essa potremmo scambiare macchinari e tecnologie tipo quella italiana per la trasformazione della CO2 in gas verde.

Per esempio con la partecipazione a progetti che accomunano l'Italia, l'Europa e la Russia le nostre industrie possono convertire il ferro russo in acciaio per la realizzazione dei macchinari che puoi vedere in questo video.

Nell'attuale narrazione che ci impone la novità della Russia come nemica da combattere, Pastorina ha capovolto il paradigma con totale leggerezza, spostando l'attenzione, dall'azione di guerra alle azioni per la bonifica del Grande Fiume che attraversa l'Europa da ovest a est, fino a sfociare nel bacino chiuso del Mar Nero. 

Il Danubio è il fiume più lungo d'Europa dopo il Volga, il gigante d'acqua che attraversa le regioni centro-settentrionali e orientali del Bassopiano Russo, fino a sfociare nel Mar Caspio.

Il progetto di Benito Castorina è un "progetto per la vita" che speriamo e contiamo che  si realizzi. 

Soprattutto perchè il Danubio è un gigante molto malato.

Nel maggio del 2019 l’Università di New York, presentò l'esito della sue ricerche, rivelando che il Danubio ha il triste primato europeo dell'inquinamento da antibiotici, con la presenza di 14 sostanze nocive in concentrazione che supera la soglia di rischio per la salute.

Oltre agli antibiotici, il denso galleggiamento di microplastiche, per cui, uno studio pilota ha calcolato che circa 40 tonnellate di polietilene e polipropilene attraversino il confine austriaco ogni anno.

A tutto ciò, si aggiungono i pesticidi e i fertilizzanti utilizzati in agricoltura che portano all’eutrofizzazione (esaurimento dell'ossigeno) delle acque che causa la crescita delle alghe e l’asfissia degli organismi viventi.