BCE il paradosso delle famiglie italiane: Risultano più ricche di quelle tedesche, ma guadagnano meno

Paradossale sebbene le famiglie italiane risultano tra le ultime, al nono posto su quindici, nella zona Euro, per il reddito, e con una percentuale di povertà tra le più alte della media e tra le maggiori in assoluto, esse rimangono ai vertici del continente per il patrimonio accumulato precedentemente.

Questi i dati molto interessanti, relativi al 2010, emersi dalla prima indagine europea condotta dalla Bce, sulla ricchezza delle famiglie avvenuta in collaborazione con 15 banche centrali, tra le quali la Banca d’Italia.
I dati non sono comunque confortanti se si pensa che il gap per il reddito pro-capite rispetto alle famiglie tedesche si aggira sui 10 mila euro, il reddito familiare medio dei tedeschi è , infatti, pari a 43.531 euro e quello delle famiglie italiane 34.344, inferiore all’area Euro che si attesta a 37.843 euro,  e se si considera che in soli 10 anni la propensione al risparmio degli italiani, da sempre considerati ottimi risparmiatori, si è dimezzata.
È allora da dove emerge una ricchezza pro-capite leggermente superiore a quella dei francesi e dei tedeschi? Nell’Eurozona la ricchezza media pro-capite è di 99400 euro, l’Italia e la Spagna sono a 108.700, la Francia a 104mila e la Germania a 95.500. La vera ricchezza delle famiglie italiane è nel reddito precedentemente accumulato e quindi la forza degli italiani è anche quella di essere proprietari di case.
I dati inoltre sono relativi al 2011 per la Germania e al 2010 per l’Italia, si presuppone quindi che il gap relativo al reddito, potrebbe essere ancora aumentato visto che la performance economica tedesca è stata nettamente migliore rispetto a quella italiana.
In Italia una famiglia su sei risulta povera, la quota di poveri nell’area euro, identificati come poveri coloro che hanno un reddito equivalente che si attesta sotto la mediana di ogni Paese, è pari al 13%, mentre in Italia sale al 16,5%.

Erica Venditti

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