BCE COME FED. SU IL COSTO DEL DANARO
Redazione, 8 agosto 2022.
L'aumento dell'inflazione induce anche il Consiglio della BCE, all'aumento ulteriore dei tassi.
Attiva il maggiore ispessimento dello scudo anti-spread con la politica monetaria.
Christine Lagarde afferma che queste azioni riporteranno l'inflazione verso l'obiettivo di medio termine del 2% ed in modo ordinato in tutti i paesi dell'area dell'euro.
Se lo dice lei...
Vuole adempiere al suo mandato di mantenere la stabilità dei prezzi.
Crede, in questo modo, di riuscire a contrastare ingiustificate e disordinate dinamiche di mercato.
Somma la prospettiva dell' acquisto di titoli la cui dimensione dipenderà dalla gravità dei rischi che, per la politica monetaria, si osserveranno nel tempo.
Quindi, Francoforte ha aggiunto 50 punti base, nuovo intervento dal 2011.
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la Banca Centrale, innalzati rispettivamente allo 0,50%, allo 0,75% e allo 0%, con effetto dal 27 luglio.
Il mercato dell'Area pare indirizzato verso una doppia risposta in parallelo.
Da un lato i beni e i servizi oggetto di acquisto volontario e legati, direttamente, al rapporto tra domanda e offerta.
Dall'altro, le materie prime, tutte, che si muovono su dinamiche esterne condizionando anche la domanda interna, contribuendo al tasso di inflazione nonostante i tassi in salita e deprimendo le economie con l'industria che potrebbe subire cali di margine significativi ed anche pericolosi per la sua stessa sopravvivenza.
Si vedrà...