BASILICATA E SARDEGNA. I "CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO" PER IL "REDDITO ENERGETICO".

BASILICATA E SARDEGNA. I "CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO" PER IL "REDDITO ENERGETICO".

Giannina Puddu, 4 luglio 2024.

La regione Sardegna ha previsto, per l'anno 2024, una dotazione finanziaria pari a 2 milioni per le  comunità energetiche e di 5 milioni per il reddito energetico che riguarda le singole abitazioni.

In relazione al "Reddito Energetico" la regione Sardegna complica la procedura imponendo un ISEE massimo, quale pre-condizione per avere il "diritto" con il pretesto di favorire le "famiglie più disagiate".

La previsione è di un ISEE massimo pari a 30.000,00€ concesso per chi abbia almeno 4 (!!!) figli a carico!

Ma, come ha calcolato questo limite, la regione Sardegna, dal momento che, sulla base dei dati statistici a fine 2023, la Sardegna si è collocata all'ultimo posto nella classifica italiana della natalità???

E' lo stesso sito regionale a dichiarare che La Sardegna continua a essere la regione con la fecondità più bassa, sostenendo che  "Per il quarto anno consecutivo si conferma sotto il livello di un figlio per donna: nel 2023 si posiziona a 0,91 figli."

https://www.regione.sardegna.it/misure-anti-spopolamento/bonus-bebe

La soglia ISEE così fissata è ragione di eslusione a monte anche della gran parte delle "famiglie disagiate" che, proprio in quanto tali, non si possono permettere di avere 4 (!) figli e neanche 3 o 2.

A me pare che chi ha fissato questo obbligo di almeno "4 figli a carico" abbia inventato di sana pianta un numero impossibile o quasi, proprio per impedire alle vere "famiglie disagiate" di accedere a  questo contributo a fondo perduto...

Inoltre, questa ostentata attenzione della regione verso le "famiglie più disagiate" non provoca un sentimento di ammirazione, verso chi abbia concepito tale discriminante tra le righe del bando, per la "sensibilita" e per l'"atteggiamento compassionevole e protettivo verso i più deboli" dimostrati, quanto, piuttosto, determina un sentimento d'ira verso la stessa regione, a prescindere dall'identità delle forze politiche che l'hanno gestita, con l'alternanza governo-opposizione che è solo di facciata ed esattamente sovrapponile nella sostanza

Oltre le chiacchiere strumentali, la Sardegna ha un potenziale economico e lavorativo altissimo che nessun governo regionale ha mai voluto valorizzare.

Dunque, è responsabilità della regione la diffusa presenza delle famiglie in condizione di fragilità.

Sul punto, casca già il "primo asino", giacchè, i governatori dell'isola, dovrebbero agitarsi più per eliminare i casi delle "famiglie più disagiate" anzichè alimentare la stucchevole retorica con il "disagio" degli altri lasciandolo immutato nel tempo, se non, addirittura, lasciando che si incrementi.

In Sardegna, come ovunque, i piani di intervento devono essere distinti:

  1. per eliminare il disagio sociale;
  2. per agevolare la transizione energetica con l'erogazione di contributi a fondo perso e senza devastare l'ambiente con pale eoliche e pannelli fotovoltaici di taglio industriale su campo.

Casca il "secondo asino" nel momento in cui si osserva quale sia la dotazione finanziaria prevista dalla regione Basilicata che, rispetto alla Sardegna, ha triplicato l'importo a favore delle famiglie, prevedendo "contributi a fondo perduto"  pari a 15 milioni per l'anno 2024, ai quali si sommeranno ulteriori 24 milioni per l'anno 2025.

C'è anche un terzo asino che casca, fatto il confronto tra le due regioni, giacchè, mentre la Sardegna ha perso la sua società elettrica sarda (SES) per effetto dell'imposta  (da Roma...)  nazionalizzazione dell'energia elettrica avvenuta nel 1962 con assorbimento in ENEL, la regione Basilicata ha la sua società elettrica lucana (SEL) che le consente ogni autonomia relativa.

Ulteriore orrore si prova nell'apprendere che, la maggior parte dell'archivio della SES (patrimonio storico dell'isola...) sia confluita nell'archivio dell'ENEL (multinazionale a maggioranza privata)  di Cagliari, mentre appartiene e dovrebbe essere custodito presso la sede regionale.

La Regione Basilicata, come la regione Sardegna,  ha deciso di finanziare con "contributi a fondo perduto" l'installazione di Impianti da Fonti Rinnovabili presso le unità abitative presenti nel territorio lucano.

Ma, ai soggetti beneficiari, è semplicemente richiesto di essere proprietari o usufruttari di immobili in cui hanno la residenza nel territorio della regione.

Non è richiesto l'ISEE.

Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, il contributo può arrivare fino a un massimo di 10.000 euro compresi i sistemi di accumulo.

Tra gli interventi ammissibili rientrano:

a) installazione di un impianto di energia elettrica alimentato da fonti rinnovabili (fotovoltaico o microeolico) di potenza di picco non inferiore a 3 kW, con una tolleranza del 5%;

b) installazione di sistemi di accumulo abbinati ad impianto fotovoltaico (esistente o da realizzare ex novo) di capacità non inferiore a 4,5 kWh, con una tolleranza del 5%;

c) installazione di collettori solari per la produzione di energia termica;

d) installazione di pompe di calore purché in presenza di un impianto di energia elettrica alimentato da fonti rinnovabili (esistente o da realizzare ex novo), compresa la riconversione di impianti termici esistenti alimentati da biomassa o da combustibili solidi attraverso la realizzazione di uno o più impianti di cui ai punti precedenti;

e) installazione di scalda acqua a pompa di calore purché in presenza di un impianto di energia elettrica alimentato da fonti rinnovabili (esistente o da realizzare ex novo).

Sono ammissibili anche le spese tecniche e i costi delle pratiche amministrative connesse alla realizzazione degli interventi.

Nel marzo 2024, la  Regione Basilicata, ha deliberato....:

3. di DARE ATTO che la copertura finanziaria degli oneri connessi all’Avviso pubblico in oggetto è pari a € 39.000.000,00, complessivamente a valere sui Capitoli di spesa di competenza definiti dalla seconda variazione di bilancio adottata con DGR nr. 218 del 20 marzo 2024 così distribuiti: € 15.000.000,00 per l’anno 2024 ed € 24.000.000,00 per l’anno 2025;

4. di STABILIRE che la definizione e gestione dell’avviso pubblico e delle relative attività sono affidate alla società in house Società Energetica Lucana S.p.A. (SEL), secondo le articolazioni e le modalità che verranno definite nella convenzione di affidamento;

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