Barroso: `Se Atene non paga a farne le spese saranno i più deboli`

La questione greca è sempre al centro del dibattito europeo. Un «appello urgente e sincero all`unità nazionale e politica» dei greci è stato formulato dal presidente della Commissione Europea Josè Barroso, che ha anche lanciato un monito sul peso delle conseguenze che la popolazione, soprattutto nelle fasce dei più deboli, pagherebbe in caso di vittoria dei no al referendum convocato dalpremier Papandreou. Barroso ha sottolineato come «senza il consenso della Grecia al programma (di salvataggio) la condizione dei cittadini greci diventerebbero più dure, soprattutto per i più deboli». In caso di bocciatura delle condizioni fissate con la comunità internazionale, ha aggiunto, «sarebbe impossibile prevedere le conseguenze». Se l`appoggio dei greci al piano di salvataggio «ieri era importante, oggi è assolutamente cruciale». Intanto, a calmare momentaneamente gli animi europei ci pensano delle voci circolate tra gli addetti ai lavori secondo le quali la Grecia non sarebbe (perlomeno, verrebbe da dire) in pericolo immediato di default, anche se non dovesse essere erogata in tempi stretti la tranche di aiuti internazionali da 8 miliardi di euro. Lo comunicano fonti del Ministero delle Finanze ellenico spiegando: «Abbiamo liquidità fino a metà dicembre». Per questo, aggiungono, non c`è un «grave pericolo» di bancarotta. Il blocco della tranche viene visto come una risposta alla decisione della Grecia di tenere un referendum sul piano di austerità chiesto dalla comunità internazionale in cambio di aiuti per 110 miliardi di euro.      

Barroso: `Se Atene non paga a farne le spese saranno i più deboli`