Bankitalia, un sistema a prova di Shock

Nessuna paura, in Italia abbiamo le spalle larghe. Abbamo resistito a due guerre più o meno perse, all`inflazione e Luca Giurato che parla in tv, potrai mai spaventarci uno shock finanziario? ``Il settore bancario italiano ha mostrato elevata capacita` di resistenza agli shocks. La redditivita` e` pero` peggiorata. Gli attuali livelli non consentono di remunerare in misura adeguata il capitale e di finanziare lo sviluppo degli intermediari.

I prossimi anni dovranno vedere interventi decisi per ricostituire la profittabilita`. Cio` richiedera` la valorizzazione di tutti gli asset: il capitale umano, il capitale fisico, la fiducia dei clienti``. Cosi` il vice direttore generale delal Banca d`Italia Fabio Panetta, nel corso di un convegno a Milano organizzato da Aiaf.

Panetta ha spiegato inoltre che ``la contrazione del credito risente in primo luogo della debolezza della domanda.Le condizioni di offerta stanno migliorando ma rimangono piu` restrittive rispetto a meta` 2011``, ha rimarcato. Il flusso dei crediti inesigibili e` in aumento per le imprese, ma non per le famiglie. Panetta ha anche sottolineato che la ``consistenza dei prestiti deteriorati e` salita al 13% del totale; il tasso di copertura e` sceso dal 47 al 39%. Per le banche,nel breve periodo e` difficile ipotizzare un forte aumento dei ricavi: ``le nuove norme - ha osservato - richiedono piu` capitale, penalizzano il trading.

Il costo del funding difficilmente ridiscendera` sui livelli pre-crisi``, ha concluso Panetta.

Il credito e` infatti ``frenato dall`esigenza di ridurre il leverage di banche e imprese, il risparmio gestito dalle tensioni sui mercati e dalla necessita` di espandere la raccolta al dettaglio``. Quanto ai prestiti, ``sono sistematicamente cresciuti piu` del Pil Nel complesso il sistema sembra caratterizzato da eccesso di capacita` produttiva. Interventi decisi su costi e struttura distributiva difficilmente potranno essere evitati nel prossimo futuro``, ha detto in ultimo.

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