Bankitalia: in aumento le famiglie sovraindebitate. Ecco le loro caratteristiche

Da uno studio condotto da Bankitalia emergono cinque situazioni che possono indicare la presenza del rischio di sovraindebitamento delle famiglie.

Bankitalia: in aumento le famiglie sovraindebitate. Ecco le loro caratteristiche

A partire dallo studio si evince come attualmente siano già l’8.2% le famiglie italiane che si trovano in almeno una di queste condizioni. Quali sono i segnali che indicano difficoltà  e che conducono al sovraidebitamento famigliare?
 
1.    La spesa mensile per ripagare il totale dei debiti contratti è superiore al 30% del reddito lordo disponibile. Quindi ogni mese la famiglia ha in automatico una decurtazione di 1/3 dello stipendio.
2.    Allo stato di povertà si associa lo stato di indebitamento oppure le uscite per il rimborso del prestito complessivo portano il soggetto/famiglia sotto la soglia di povertà.
3.    Oltre il 25% delle entrate mensili lorde viene destinato a ripagare i debiti non garantiti.
4.    Si è in ritardo con i pagamenti di almeno tre mesi, una situazione che indica una grave difficoltà economica della famiglia che risulta già insolvente.
5.    Un cittadino ha stipulato almeno quattro prestiti anche se per finalità diverse (es:mutuo, rata macchina, rata televisione, prestito per rimborsare spese matrimoniali), quindi il nucleo famigliare deve pagare ogni mese almeno quattro rate, che indipendentemente dell’importo, pesano ovviamente sul bilancio famigliare riducendolo di molto.
Sono ancora molte le famiglie, che per scarsa alfabetizzazione finanziaria,  si rendono conto delle proprie difficoltà economiche solo alla fine del mese, quando lo stipendio non basta per affrontare le spese e si fa fatica a “fa quadrare i conti” per arrivare alla fine del mese, figurarsi a ripagare debiti pregressi, contratti spesso con troppa facilità.
Che caratteristiche hanno le famiglie sovraindebitate?
Si tratta generalmente di persone con capofamiglia tra i 31 e i 40 anni, con un titolo di studio medio-basso, per la maggior parte si tratta di lavoratori che hanno partita iva, quindi liberi professionisti, che risiedono solitamente in una grande città e che hanno redditi medio-bassi.
In conclusione senza demonizzare il credito al consumo,  si può affermare che l’indebitamento è un  fenomeno ambivalente:  attraverso l’opportunità di ottenere un prestito una famiglia, così come un’azienda, può programmare in termini economici il proprio futuro.
Allo stesso tempo però chi decide di indebitarsi deve conoscere “le regole del gioco” (Luzzi, 2008, p 79) al fine d’evitare rischiose situazioni di sovraindebitamento che potrebbero trasformare una possibilità in una trappola.

Erica Venditti

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