Banche, un piano per il fallimento `ordinato`

Evitare un nuovo caso Dexia accorgendosi in tempo dei problemi, far fallire gli istituti in modo ordinato per non mettere a repentaglio la stabilità dell`intero sistema finanziario, far pagare solo alle banche il prezzo della loro crisi: sono gli obiettivi della proposta, ripresa da Ansa, che il commissario al Mercato interno Michel Barnier presenterà all`inizio del 2012, che vuole creare un quadro più solido che eviti agli Stati di andare d`urgenza in soccorso delle banche. Il primo punto della proposta di Barnier, è la prevenzione: gli istituti saranno obbligati a preparare piani di ripresa (per far fronte a gravi difficoltà) e piani di risoluzione per garantire un`adeguata programmazione in vista di situazioni di stress finanziario o fallimento (i cosiddetti `testamenti biologicì).

Secondo punto è l`intervento tempestivo per evitare che il problema diventi acuto: le autorità di vigilanza potranno quindi imporre la sostituzione della direzione o imporre ad un ente di attuare un piano di ripresa o di cedere attività che generano un rischio eccessivo per la sua solidità finanziaria. Terzo punto è la gestione della crisi: l`Europa non ha alcun sistema per far fronte alle implicazioni transfrontaliere del fallimento delle banche. Perciò l`idea è di garantire che le autorità si coordinino e cooperino per minimizzare gli effetti dannosi di un eventuale default. La Commissione propone di basarsi sui collegi di vigilanza esistenti (gruppi di autorità di vigilanza) per istituire collegi di risoluzione (composti da autorità di vigilanza e autorità nazionali responsabili in materia) incaricati di gestire la crisi. Assieme alle banche, decideranno un piano ad hoc che può prevedere stop della distribuzione di bonus e attivi, cessione di asset, creazione di `bad bank`.

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