Banche russe da record, ma Mosca congela rubli anti-crisi

Il quotidiano Vedomosti - che cita fonti del governo - ha riferito oggi che il governo russo avrebbe congelato segretamente (cioè senza annunciarlo) nelle uscite del bilancio statale circa 200 miliardi di rubli, pari a cinque miliardi di euro, come garanzia di sicurezza in caso di una seconda ondata di crisi finanziaria mondiale. Tali risorse erano destinate al ministero della difesa, al fondo pensioni e all`edilizia e saranno utilizzate, in caso di crisi, per sostenere l`occupazione, pagare i sussidi ai disoccupati, indicizzare gli stipendi dei dipendenti pubblici e supportare l`industria automobilistica.

L`esecutivo riesaminerà la situazione il prossimo aprile e, se il rischio di una nuova crisi sarà fugato, i fondi congelati saranno restituiti ai destinatari iniziali.

Intanto per le banche russe il 2011 è stato un anno record per i profitti, che hanno raggiunto gli 848 miliardi di rubli (21,2 mld di euro) contro i 573 miliardi di rubli nel 2010 (14,3 mld di euro). Lo riferisce oggi la stampa, sottolineando che l`aumento della redditivà è legato in gran parte all`aumento dei crediti concessi dalle banche russe: + 35,0% ai privati e + 26% alle società. Nel 2011 gli attivi del settore bancario sono cresciuti del 23,1% (14,9% nel 2010) superando anche la crescita dei depositi bancari (+20,9%).
 
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