Banche, questa settimana si chiude l`accordo di ristrutturazione di Premafin
Banche al lavoro per arrivare a chiudere l`accordo sulla ristrutturazione del debito Premafin entro questa settimana, e firmare quindi una lettera di conforto in tempo per il Cda Premafin di bilancio del 16 marzo.
In Borsa intanto crolla Fonsai, e lascia ieri sul terreno il 9,75%: il mercato vede sempre meno margini per la sfida lanciata da Sator e Palladio e senza una contesa non solo trova meno appeal nel dossier, ma teme anche che i due fondi possano decidere di alleggerirsi. Oltre al tonfo Fonsai, a Piazza Affari va però giù tutta la galassia Ligresti: Premafin lascia il 9,39%, Milano Assicurazioni arretrata del 7,49%, mentre Unipol perde l`1,28%. Sulla vicenda si registra intanto un`interrogazione a risposta scritta al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, presentata da Antonio Luongo del Pd, in cui vengono ricostruiti alcuni passaggi della vicenda stigmatizzando in particolare l`attività di vigilanza svolta dall`Isvap: «Il complesso dei fatti esposti riveste una gravità tale, anche in relazione all`entità delle somme in discussione, da sussistere forti perplessità sull`idoneità degli organi di vertice dell`istituto a svolgere i propri compiti», afferma Luongo riferendosi all`Isvap.
Nell`interrogazione si chiede così al ministro di quali elementi disponga sulla vicenda e se Passera «non ritenga vi siano i presupposti per esercitare i poteri di cui all`articolo 10, comma 2, della legge n. 576 del 1982», che contempla l`ipotesi di rimozione o sospensione del presidente dell`authority Giancarlo Giannini. Intanto dopo l`accelerazione registrata lunedì l`obiettivo è ora quello di arrivare a un`intesa di massima dei creditori entro questa settimana. A quel punto la banca agente Unicredit potrà raccogliere le firme di tutti gli istituti su una `comfort letter`, una lettera cioè in cui le banche danno disponibilità a fornir credito a Premafin per il breve e medio termine in attesa dello riscadenzamento per il quale dovrà venir strutturato il convertendo da 150 milioni, e definito l`ammortamento per i 218 milioni restanti. Prosegue intanto il lavoro delle autorità chiamate a valutare il riassetto. La prima ad esprimersi dovrebbe essere l`Isvap, pronunciandosi sull`idoneità del riassetto Unipol a raddrizzare la situazione in Fonsai. La richiesta è stata presentata il 24 febbraio e da allora l`authority ha 60 giorni di tempo (con una possibilità di interruzione massima di 20 giorni per chiarimenti). Se la vigilanza delle assicurazioni confermerà che si tratta di un salvataggio, Consob si potrà pronunciare sulla richiesta di esonero dell`Opa (la richiesta è stata presentata il 20 febbraio, non sono previsti dei termini per la risposta). Con il via libera Consob partirà quindi il riassetto e, come probabile, interverrà allora l`Antitrust chiedendo di `sfrangiarè i rami, dove necessario, per la tutela del mercato. Quanto a Matteo Arpe e a Roberto Meneguzzo, la loro contro-proposta pone un limite di validità, per l`8 marzo e non è esclusa una proroga, che permetterebbe di rientrare in pista. L`esclusiva di Premafin con Unipol verrebbe infatti a cadere in caso di una modifica del riassetto (allo stato viene però escluso un `piano B`). Il mercato è convinto da tempo che i due possano contare su altre quote `amichè rimaste sotto coperta e si aspettano un colpo di scena all`assemblea del 19 marzo. Il fatto però che i due non abbiano presentato alcuna integrazione all`ordine del giorno dell`assemblea entro i termini non sembra indicare una volontà di dar comunque battaglia.