Banche, più trasparenza e meno bonus

L`Unione europea ha raggiunto ieri un accordo sulle nuove regole per le banche proposte dalla direttiva sui requisiti di capitale (Crd4).

Banche, più trasparenza e meno bonus

Il trilogo - la riunione tecnica dei rappresentanti delle tre istituzioni comunitarie - ha messo a punto le regole di un capitolo, il Crd4, legato al progetto di unione bancaria. Le nuove norme, che dovrebbero entrare in vigore l`1 gennaio del 2014, devono ora essere discusse degli stati membri, che le analizzeranno gia` martedi` prossimo in occasione della riunione dell`Ecofin. Il Parlamento si aspetta di poter votare questo accordo nella sessione plenaria di meta` aprile (dal 15 al 18).

Fissati un tetto ai bonus dei manager: in base all`accordo la loro remunerazione non potra` superare la soglia massima degli stipendi (in base al criterio 1:1). Tuttavia gli azionisti potranno decidere - attraverso una ``esplicita`` approvazione - di aumentare il bonus del dirigente anche fino al doppio del suo stipendio. La decisione deve essere votata da almeno il 65% degli azionisti che detenongo la meta` delle azioni, o dal 75% dei voti in caso di mancato quorum. Piu` spazio, poi, alla trasparenza.

I rappresentanti di Commissione europea, Parlamento europeo e Consiglio Ue, hanno chiesto l`obbligo per le banche di pubblicare, in ogni paese in cui sono attive, i dettagli delle loro attivita`. Si vuole la pubblicazione, in particolare, delle informazioni relative a profitti, tasse pagate e sussidi ricevuti.

Terzo cardine dell`accordo raggiunto in sede di trilogo, la concessione di requisiti di capitale aggiuntivi per tutte quelle banche considerate `troppo grandi per poter fallire`, vale a dire quegli istituti creditizi la cui eventuale bancarotta rischia di provocare serie conseguenze per l`economia reale e il sistema finanziario. Oltre agli attuali requisiti minimi (fondo di risoluzione minimo per ogni banca pari ad almeno l`8% della liquidita` per far fronte ai rischi), a queste banche viene concesso un capitale aggiuntivo fino al 3,5%, portando cosi` la quota di protezione all`esposizione di rischi fino all`11,5% della disponibilita` patrimoniale.

Soddisfatto il commissario europeo per il Mercato interno, Michel Barnier: ``Ritengo che ormai abbiamo tutti gli elementi per un accordo su questo testo essenziale per la stabilita` finanziaria dell`Europa``.

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