Banche, per Basilea 3 le big non sono ancora pronte

Alle maggiori banche europee mancano 112 miliardi di euro per rispettare i requisiti patrimoniali fissati dalle regole di Basilea 3. E` quanto emerge dal rapporto redatto dall`Eba, l`autorita` bancaria europea.

L`indagine ha riguardato 157 istituti di credito divisi in due gruppi: nel primo 44 Big del credito europeo, nel secondo 113 banche di minori di dimensioni.

I risultati,per mantenere il carattere confidenziale della simulazione, non sono disaggregati per singoli istituti di credito.

Nel primo gruppo, quello dei big, l`Italia e` comunque rappresentata dai due maggiori gruppi del paese: Unicredit e Intesa SanPaolo. Mentre altri 11 banche tricolori sono nel gruppo di quelle di minori dimensioni.

La simulazione dell`Eba considera la piena adozione delle regole di Basilea 3 a partire dal 30 giugno 2012, senza misure di temperamento. In realta` la piena implementazione, salvo slittamenti, e` prevista nel 2019 quando il patrimonio dovra` essere pari al 7% dell`attivo ponderato per il rischio.

In base a Basilea 3, la definizione del patrimonio coincide con quella di Common Equity Tier 1 (CET 1), cioe` con il capitale di massima qualita` composto soprattutto da azioni e quindi dotato di maggiori capacita` di assorbimento delle perdite. Non viene invece considerato il Core Tier 1 che include, ad esempio, anche i prestiti pubblici alle banche.

In base all`analisi dell`Eba, l`adozione, al 30 giugno 2012, farebe declinare il Common Equity Tier 1 (CET 1) medio delle grandi banche europee dall`attuale 11,1%, definito secondo le attuali regole, al 7,8% delle norme di Basilea 3.

Il 93% dei Big del credito sarebbe comunque sopra il livello minimo del 4,5%, per il restante 7% si tratterebbe di colmare un deficit patrimoniale pari a 3,7 miliardi. Il 63% presenterebbe poi un CET 1 superiore all`obettivo finale del 7%, per il restante 37% si tratterebbe di colmare un deficit patrimoniale pari a 112,4 miliardi.

Rispetto alla precedente analisi dell`Eba fondata sui dati del dicembre 2011, il fabbisogno di capitale si e` ridotto di 86,2 miliardi. Un calo dovuto ai ``significativi rafforzamenti del patrimonio delle banche europee, guidato soprattutto dall`aumento del CET 1 piuttosto che da una riduzione dell`attivo ponderato per il rischio`` scrive l`authority bancaria europea.

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