Banche, nuove governance per le Popolari e il Credito Cooperativo
``Favorire la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori negli organismi di sorveglianza delle banche popolari, sulla falsariga del modello tedesco, e dare la possibilita` ai dipendenti di diventare soci delle banche di credito cooperativo. Queste le proposte lanciate dalla FABI (Federazione autonoma bancari italiani), il sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari, durante la tavola rotonda ``Crisi Finanziaria: Banche Popolari e Banche di Credito Cooperativo, esempio per un nuovo modello di governance?``, organizzata oggi a Roma presso l`Ergife Palace Hotel, nell`ambito della IX Conferenza d`Organizzazione FABI.
Per la Fabi ``e` giunta l`ora che nei consigli di sorveglianza delle banche popolari siano presenti anche i rappresentanti dei lavoratori per esercitare un`azione di controllo e supervisione sulle politiche del credito, nell`ottica di uno sviluppo duraturo della banca, non basato su risultati a breve termine, in coerenza tra l`altro anche con le previsioni della piattaforma di rinnovo del contratto collettivo nazionale del credito. Un`iniziativa che completerebbe il processo di partecipazione alla governance dei dipendenti, che potrebbero cosi` esercitare un ruolo di responsabilita` e di controllo terzo rispetto a quello degli organi di gestione, favorendo sia gli interessi dei lavoratori stessi che quelli della clientela``.
No al divieto ai dipendenti di diventare soci delle banche di credito cooperativo ``In alcune banche di credito cooperativo``, ha poi rimarcato la Segreteria nazionale FABI, ``vige ancora il divieto sostanziale per i dipendenti di diventare soci. Riteniamo che questa previsione vada corretta e superata in quanto, a nostro avviso, i dipendenti sono portatori di valore come tutti gli stakeholders. Non devono, quindi, essere discriminati e si deve garantire loro la piena partecipazione al voto, proprio nell`ottica di quello spirito mutualistico tipico del movimento cooperativo``.