Banche, l`Italia non è un paese per donne

Il 60% delle banche italiane non ha donne al vertice e la presenza femminile è molto più bassa di quella, già contenuta degli altri settori produttivi e decisamente inferiore agli altri paesi Ue.

E` quanto ha messo in luce Linda Laura Sabbatini, direttore del Dipartimento statistiche sociali e ambientali dell`Istat, nel suo intervento al convegno Le donne e l`economia italiana in Banca d`Italia. «Le donne sono investitori più prudenti degli uomini» ha osservato Sabbatini sottolineando che «proprio questo aspetto avrebbe potuto rappresentare un fattore di contrasto alla crisi finanziaria del 2008». La responsabile dell`Istat invita perciò a chiedersi «che cosa sarebbe successo se Lehman Brothers fosse stato Leamen Sisters?». A suo parere «questo come tanti altri esempi dimostra che c`è l`urgenza di istituire e attuare meccanismi di limitazione della presenza maschile al potere, specie quando avviene attraverso meccanismi di cooptazione, soprattutto nella politica e nell`economia, come in tutte le istituzioni visti i risultati». Sabbatini ha osservato infine che «certo non consola sapere che l`incidenza delle posizioni al vertice della banche ricoperte da donne aumenti dal 2 al 7% visto che questo risultato si ottiene nell`arco di 15 anni».

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