Banche, la vigilanza serve da gennaio
Prima no, poi sì, ora subito. La vigilanza bancaria unica sembra essere diventata di colpo una priorità assoluta dell`Europa e non solo. ``Le posizioni stanno convergendo, c`e` ancora del lavoro da fare, ma le linee fondamentali sono chiare anche se ci sono delle distanze da colmare``, cosi` il ministro dell`economia e delle finanze, Vittorio Grilli, nel corso di una conferenza stampa, ha fatto il punto sul progetto di vigilanza bancaria unica in capo alla Bce discusso ieri dall`Ecofin che, proprio sulla questione, tornera` a riunirsi il prossimo 12 dicembre.
Il ministro ha spiegato come tra le cose da definire ci sia la cosiddetta distribution tasks, cioe` quali compiti di vigilanza assegnare a Francoforte e quali delegare alle autorita` di vigilanza nazionali; la definizione di regole comuni; l`indipendenza, in sede Bce, tra l`attivita` di politica monetaria da quella di vigilanza; la ricerca di assetti di governance che garantiscano ai paesi che aderiscono al sistema di vigilanza, ma non all`unione monetaria, di non essere schiacciati nei processi decisionali dai paesi dell`Eurozona. ``Si tratta di un progetto dove ci sono anche posizioni diverse sulla tempistica, che noi comunque riteniamo urgente, sebbene sia difficile dire ora con esattezza tutta la scansione temporale`` di un progetto, che come presentato dalla Commissione Ue, si dispiega su un orizzonte pluriennale, ``importante pero` avviarlo dal prossimo 1 gennaio``, ha sottolineato il ministro.