Banche, in Italia si soffre, in Europa si rinvia

Nuovo record per le sofferenze bancarie. A fine ottobre, secondo il `Rapporto` dell`Abi, le sofferenze lorde sono risultate pari a circa 120 mld, 2,2 mld in piu` rispetto a settembre e +17 miliardi rispetto ad ottobre 2011, segnando un incremento annuo di circa il 16,6%.

In rapporto agli impieghi le sofferenze risultano pari al 6,1% ad ottobre 2012 (5,2% un anno prima). Con riguardo alle sofferenze al netto delle svalutazioni, a fine ottobre 2012, sono risultate pari a quasi 68,1 mld, circa 0,8 mld in piu` rispetto al mese precedente e quasi +12,3 mld rispetto ad ottobre 2011 (+22% l`incremento annuo). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si e` collocato al 3,53% (3,47% a settembre 2012 e 2,88% ad ottobre 2011). Impieghi in calo indicano che la crisi morde ancora.

Tuttavia si registra una lieve decelerazione nel ritmo che segna la crescita negativa dei finanziamenti a imprese e famiglie. I dati di novembre indicano infatti che la crescita negativa si attesta a -1,92% contro -2,72% di ottobre e -2,86% di settembre. Si tratta di un rallentamento nella riduzione per famiglie e imprese.

Quanto ai mutui i tassi di interesse passano dal 3,80% di ottobre al 3,85% di novembre, considerando nella media le componenti `fisso` e `variabile`.

Intanto sempre sul tema bancario è arrivata ieri una importante notizia che coinvolge l`Europa. Slitta al 2013 l`accordo Ue sull`applicazione delle norme di Basilea III, che non potranno quindi entrare in vigore come auspicato il primo gennaio. La presidenza cipriota dell`Ue non ha infatti potuto organizzare la riunione tra Consiglio, Parlamento e Commissione Ue inizialmente prevista, per `l`impossibilità di programmarla`.

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