Banche, il credito ai soliti noti
Il credito alle imprese è ostacolato da una serie di «vincoli, difficoltà e rigidità» che impediscono di reperire le risorse necessarie per «recuperare adeguati livelli di margini operativi».
Particolari difficoltà, come riporta Adnkornos devono affrontare le imprese con meno di 20 addetti, a cui viene erogato solo il 19% dei prestiti. Lo afferma il presidente di Rete imprese Italia, Marco Venturi, nel corso dell`audizione in commissione Finanze alla Camera, sulle problematiche relative all`attuazione dell`accordo Basilea III. La restrizione creditizia in atto, certificata dal bollettino economico della Banca d`Italia diffuso a gennaio, incide maggiormente sulle imprese minori: la dinamica tendenziale annua dei prestiti alle imprese al 30 novembre 2011 registra un +3,0% per quelle con almeno 20 addetti rispetto a un +0,4% per le imprese con meno di 20 addetti. Un`allocazione del credito che, sottolinea il presidente, «non favorisce le imprese con meno di 20 addetti», visto che ad esse affluisce soltanto il 19% dei finanziamenti bancari erogati al complesso delle imprese, «nonostante il loro contributo al valore Aggiunto nazionale sia più che doppio e quello all`occupazione ben al di sopra del 50%».
Secondo Rete imprese Italia, inoltre, si è registrato «un forte incremento dei tassi praticati dalle banche, i quali aggravano ulteriormente la situazione debitoria delle imprese finanziate». Inoltre c`è stato un aumento dei costi accessori, commissioni comprese, che «per alcune voci sono raddoppiati in un anno». L`insieme delle criticità suddette si riflette, amplificato, a scapito delle imprese del Mezzogiorno, alle quali «affluisce soltanto il 19% del credito totale, a costi mediamente molto più elevati rispetto alle altre aree del paese», osserva Venturi. Inoltre, vi è da registrare che «le vischiosità nell`accesso al credito si traducono in una estensione dell`economia criminale (usura, racket, ecc.), il cui valore è stimato in circa 100 miliardi di euro, quasi il 7% del Pil nazionale». Sotto un profilo generale degli assetti regolamentari, secondo Rete imprese Italia «è particolarmente importante che le recenti prescrizioni dell`Eba siano più sincronizzate con l`impianto e la filosofia di Basilea 3, che già appesantisce significativamente i bilanci delle banche, con inevitabili effetti riduttivi sul finanziamento all`economia».