Banche, evasione fiscale e energia, le scelte europee
Va completato il mercato unico dell`energia, e attuato a livello comuinitario lo scambio sulle informazioni dei conti bancari come passo per la lotta all`evasione fiscale.
Queste le decisione prese dai capi di Stato e di governo dei paesi Ue, ripresa da Asca, riuniti a Bruxelles per un vertice straordinario del Consiglio europeo su energia e tassazione. Nulla dei nuovo, e tutto secondo previsione. Non erano attese decisioni ma solo intese politiche generali su due temi avvertiti come prioritari in questo momento, e su cui i leader dei ventotto (c`era anche la Croazia, a pieno titolo nell`Ue a partire da luglio) hanno voluto imporre un cambio di passo. Su entrambi i temi si e` convenuto di ritornare successivamente (i progressi in ambito energetico verranno discussi ``entro fine anno``, secondo il documento finale, mentre quelli in ambito fiscale verranno discussi ``a dicembre 2013``, secondo lo stesso documento. La novita` e` la riunione dei ministri del Lavoro dei ventisette organizzata a Berlino a luglio, su proposta tedesca e su suggerimento italiano. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha chiesto e ottenuto che si affronti il problema della disoccupazione giovanile, e il tema sara` affrontato prima a Bruxelles nel vertice del Consiglio Ue di giugno, poi a Berlino nella riunione ministeriale straordinaria.
Il campo energetico i leader europei hanno riaffermato gli obiettivi di completamento del mercato interno dell`energia entro il 2014 e di sviluppo delle interconnessioni entro il 2015, ``in modo da porre fine all`isolamento di Stati membri dalle reti europee di distribuzione del gas e dell`energia elettrica`` entro quella data. Si invitano pertanto gli stati ``all`attuazione efficace e coerente del terzo `pacchetto energia` nonche` all`accelerazione dell`adozione e applicazione dei rimanenti codici di rete``. La Commissione ha intenzione di riferire sui progressi nell`attuazione del mercato interno dell`energia all`inizio del 2014. Gli Stati membri procederanno allo scambio periodico di informazioni sulle piu` importanti decisioni nazionali in materia di energia a venti un possibile impatto su altri Stati membri.
Si ricorda quindi gli stati membri che ``sono necessari notevoli investimenti`` in infrastrutture energetiche nuove e intelligenti per garantire l`approvvigionamento continuo di energia a prezzi accessibili.
Inoltre si rende ``fondamentale intensificare ulteriormente la diversificazione dell`approvvigionamento energetico dell`Europa e sviluppare risorse energetiche interne per garantire la sicurezza dell`approvvigionamento, ridurre la dipendenza energetica esterna dell`UE e stimolare la crescita economica``. In questo senso si e` deciso di proseguire lo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile, ``assicurando al tempo stesso l`efficacia in termini di costi, l`ulteriore integrazione di mercato e la stabilita` delle reti``. Inoltre la Commissione europea intende valutare ``un ricorso piu` sistematico alle fonti di energia interne on-shore e off-shore ai fini del loro sfruttamento sicuro, sostenibile ed efficace sotto il profilo dei costi``.
Sul fronte fiscale, il secondo tema discusso oggi, i leader europei hanno ribadito l`importanza di adottare provvedimenti efficaci per combattere l`evasione fiscale e la frode fiscale, ``soprattutto nell`attuale contesto di risanamento dei conti pubblici``. Una diretta conseguenza di cio`, ha spiegato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, a fine lavori, e` che anche Austria e Lussemburgo dovranno rimuovere il segreto bancario e fornire informazioni su conti aperti nei propri istituti di credito a partire da fine anno.
I due paesi hanno condizionato a un accordo con i cinque paesi extra-Ue (Andorra, Liechtenstein, Monaco, San Marino e Svizzera) il loro benestare alle proposte comunitarie in tema di totale scambio di informazioni, ma ``alla fine dell`anno - ha precisato Letta - si procedera` con un scambio automatico di informazioni tra paesi membri, che siano conclusi o no i negoziati con i cinque paesi extra-Ue``. Una soluzione, a detta del premier, inevitabile: ``Non si poteva legare la logica di questo scambio di informazioni a negoziati il cui esito non e` facile da prevedere``. Sull`Iva il Consiglio europeo si aspetta che vengano adottate le direttive sul meccanismo di reazione rapida e sul meccanismo di inversione contabile ``al piu` tardi entro la fine di giugno 2013``.