ESCLUSIVA IN: Banche e prospetti, un plebiscito a favore della trasparenza

Come tutti i nostri lettori ricorderanno Ifanews ha avuto modo di promuovere un sondaggio, in collaborazione con Il Corriere della Sera e il prof. Riccardo Cesari,

ESCLUSIVA IN: Banche e prospetti, un plebiscito a favore della trasparenza

inerente la trasparenza nella trasmissione delle informazioni sui prodotti finanziari contenuti all’interno dei prospetti informativi. In particolare ci siamo concentrati sulla scomposizione e sulla misura del rischio di un ipotetico prodotto X sulla base di due approcci: il primo, attualmente adottato dagli intermediari finanziari, prevede la definizione di tre scenari predefiniti (tipicamente negativo, neutrale e positivo), il secondo, più improntato verso la trasparenza e il rigore informativo, si fonda sul calcolo probabilistico del rendimento lordo atteso.
Una battaglia a favore del secondo approccio, ovvero quello della trasparenza, che ha visto il pieno appoggio da parte dei lettori e della stessa testata meneghina. Il risultato che è emerso dalla consultazione è più che mai un chiaro messaggio verso le banche: il 91,42% del campione si è espresso a favore del secondo approccio, compreso l’opinione “vip” del Segretario della Cgil Susanna Camusso “l’approccio probabilistico serve a garantire che il risparmio sia veicolato verso forme di investimento a supporto dell’economia reale e non delle rendite di posizione delle lobby finanziarie”.

Ifanews ha però rintracciato in esclusiva il parere di chi si è fatto promotore di questo messaggio, ovvero Riccardo Cesari, Professore ordinario di Metodi Matematici dell`Economia e delle scienze attuariali e finanziari presso l`Università di Bologna: `Il risultato supera le aspettaative. Il pubblico, addetti ai lavori e non, esprime una forte domaanda di trasparenza. Trasparenza significa prezzi corretti, vera competizione sull` offerta e sui costi, valutazione dei rischi. L`efficienza del mercato significa allocare correttaamente i rischi. La trasparenza è la condizione necessaria per l`efficienza. Il movimento di risk transpaarency ha bisogno di un supporto da parte delle autority preposte (Consob in primis) che sembrano aver attenuato la preoccupazione per la trasparenza come se la crisi giustificasse solo preoccupazioni di stabilitá. In realtá la non trasparenza è tra le cause di queastaa lunga crisi e promuovere la traasparenza significa peomuovere l`uscita dalla crisi`.

Insomma, volenti o nolenti, le banche dovrebbero tenere in considerazione questo evidente segnale a favore della trasparenza. Ma si sa, finchè nessuno ci obbliga al contrario, ognuno pensa solo al propri interessi…

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