Banche e Abi, appoggio pieno alla legge `salva Italia`
Le banche italiane «esprimono un giudizio positivo, convinte che l`Italia può vincere la difficile partita della crisi del debito sovrano». Lo afferma il direttore generale dell`Abi, Giovanni Sabatini, nel corso di un`audizione in commissione Industria al Senato. Una partita, sottolinea l`Abi, al cui esito finale «molto deve venire anche dagli sviluppi sul fronte europeo, a cominciare dal dare presto certezza al tema della dotazione dell`istituendo European stabilty mechanism che da luglio sostituirà l`Efes».
A parere delle banche la legge salva Italia «ha impresso una decisiva svolta nella prospettiva dei nostri conti: con un avanzo primario superiore al 5 per cento, diventa realistico, perfino in un ambiente di bassa crescita come quella che ci viene cumulativamente assegnata per il triennio 2012-14 dai principali istituti di previsione, creare le condizioni oltre che per l`azzeramento del deficit in rapporto al Pil anche per la riduzione dell`incidenza del debito sul prodotto secondo i ritmi previsti dal nuovo fiscal compact». Le banche, spiega Sabatini, ritengono che l`equilibrio dei conti pubblici sia un «prerequisito per la crescita eocnomica».