Banche, cresce la raccolta ma frenano i prestiti

Riportiamo le comunicazioni della Banca d`Italia in merito alle principali voci dei bilanci bancari.  «A febbraio, il tasso di crescita annuale dei depositi del settore privato è stato pari allo 0,5 per cento, in aumento rispetto al valore negativo (-0,7 per cento) registrato a gennaio. Il tasso di crescita sui dodici mesi della raccolta obbligazionaria è cresciuto al 17,7 per cento dal 16,4 per cento del mese precedente». 

«A febbraio, il tasso di crescita sui dodici mesi dei prestiti al settore privato, corretto per tener conto delle cartolarizzazioni cancellate dai bilanci bancari, è diminuito all`1,3 per cento dall`1,7 di gennaio. Il rallentamento è spiegato principalmente dalla diminuzione del tasso di crescita dei prestiti alle società non finanziarie (0,9 per cento dall`1,4 di gennaio), mentre il tasso di crescita dei prestiti alle famiglie flette in misura leggermente inferiore (2,7 per cento dal 3,1)». 
 
«A febbraio, il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze - senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche - è diminuito al 16,6 per cento rispetto al 17,9 per cento del mese precedente».
 
«A febbraio, i tassi d`interesse sui nuovi prestiti erogati alle società non finanziarie sono diminuiti al 3,80 per cento dal 4,06 di gennaio. La diminuzione è guidata dai tassi sui prestiti di importo superiore a 1 milione di euro (che scendono al 3,09 per cento dal 3,47 per cento del mese precedente) mentre i tassi sui prestiti di importo inferiore a tale soglia scendono in misura minore (4,96 per cento dal 5,01 per cento di gennaio). I tassi d`interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui mutui per l`acquisto di abitazioni erogati nel mese di febbraio alle famiglie sono aumentati lievemente al 4,61 per cento dal 4,55 per cento del mese precedente, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono aumentati al 10,10 per cento dal 9,91 per cento di gennaio. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono pari all`1,19 per cento (1,16 per cento a gennaio)». 
 
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