Banche, arrivano i nuovi stress test della Fed

Nuovi stress test per le banche americane: a essere sottoposte agli esami della Fed saranno 31 istituti, un numero superiore rispetto ai 19 che vi hanno partecipato all`inizio dell`anno. Le maggiori 6 banche - secondo le linee guida fissate dalla Fed e riprese da Ansa -, dovranno anche testarsi contro il rischio Europa. Tutti e 31 gli istituti all`esame della Fed hanno asset per oltre 50 miliardi di dollari. Le banche dovranno presentare alla banca centrale entro il 9 gennaio i propri piani annuali di capitale, per dimostrare che hanno «capitale sufficiente per continuare a erogare credito ad aziende e famiglie anche in condizioni avverse, e saranno in grado di rispettare i nuovi standard di Basilea quando saranno attuati negli Stati Uniti».

La Fed, che pubblicherà i risultati degli stress test per le 19 maggiori banche, valuterà i piani e approverà la distribuzione di dividendi e di altro capitale solo «per le società che saranno in grado di dimostrare di avere una forza finanziaria sufficiente a operare con successo in condizioni macroeconomiche e finanziarie di stress, anche dopo la distribuzione del capitale». Le banche dovranno testarsi in base a quattro ipotetici scenari, due definiti dalla Fed e due dalla banca stessa. Uno degli scenari della banca centrale prevede una severa recessione, con un tasso di disoccupazione al 13% all`inizio del 2013, una forte contrazione dell`economia americana e un calo nell`attività economica globale».

L`obiettivo degli stress test è «assicurare che le istituzioni abbiano piani di capitale robusti che tengano conto di rischi unici e assicurare che abbiano capitale sufficiente per continuare a operare in tempi di stress economico e finanziario» aggiunge la Fed. Alle sei maggiori banche verrà chiesto di stimare le potenziali perdite in caso di un ipotetico shock globale sul mercato. Lo shock «sul mercato globale è basato su movimenti dei prezzi di mercato simili a quelli sperimentati nella seconda metà del 2008, periodo di significativa volatilità, con aggiustamenti fatti per incorporare forti movimenti movimenti dei prezzi di mercato sul mercato del debito e finanziario europeo».

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