Banca Italiease, arriva il conto da pagare a Deloitte
Trentaquattro milioni di euro. A tanto ammonta la richiesta di danni quantificata oggi in aula dall`avvocato Federica Rinaldini, parte civile contro il revisore Deloitte nell`ambito del processo davanti alla terza sezione penale di Milano con al centro presunti illeciti di bilancio legati ai derivati fatti sottoscrivere da Italease.
Il legale rappresenta 940 persone che si sono costituite parte civile (su un migliaio in totale) contro la società di revisione di Italease. Si tratta di azionisti che in sostanza hanno mantenuto o acquistato azioni a seguito del presunto falso in bilancio e presunta falsa revisione. Il legale, nel corso del suo intervento, ha sottolineato «l`importanza del ruolo dei revisori contabili delle banche quotate in borsa» evidenziando che «il controllo deve essere di sostanza e non di forma, soprattutto in materia di derivati, che sono attività tipicamente rischiose in base ai principi di revisione contabile». Le 940 persone, che si sono costituite solo contro Deloitte, hanno chiesto al Tribunale la liquidazione di un danno patrimoniale quantificato per oltre 34 milioni di euro. In generale, nel processo, oltre al revisore di Deloitte & Touche, Riccardo Azzali, imputato di falso in revisione sono a processo due manager di Deutsche bank, per cui si ipotizza l`accusa di truffa. Nel corso della precedente udienza il pubblico ministero Roberto Pellicano aveva chiesto la condanna di tutti e tre gli imputati a due anni di reclusione. Oltre a quella di oggi `dedicatà alle parti civili, è già fissata un`altra udienza, il 7 maggio, data in cui parleranno le difese. Il 20 luglio scorso, nell`ambito dello stesso procedimento, l`ex amministratore delegato di Italease, Massimo Faenza, ha patteggiato 4 anni di reclusione per le accuse di truffa, falso in bilancio, aggiotaggio e ostacolo all`attività degli organi di vigilanza.