Non è da escludere a medio termine e cioè entro il prossimo inverno, un ulteriore sgretolamento in un range compreso fra 22500/600e22800/900.
Da qui si potrà riprendere e ritornare, su quelle che saranno poi le nuove resistenze di 24200/300, vecchi supporti appunto.
Quindi non mettersi assolutamente in long e comprare attualmente alcun titolo.
Ma attendere per lo meno il raggiungimento a breve medio termine degli,appunto, 24200/300, raccogliendo leggermente titoli come Stellantis, Intesa, Eni, Telecom rnc.
E con maggiore quantità , ma velocemente, in range 22500/600 e 22800/900.
Nel dettaglio operativo decisamente vendere Unicredit ed iniziare ad accumulare, così come indicato precedentemente i titoli elencati.
Unicredit rimane pur sempre un predatore.. se sopratutto si aggregherà con il pesante boccone di MPS (preda indigesta).
Cammino lungo e complicato, a meno di entrare in un Risiko più ampio, che potrebbe comprendere Banco BPM e BPER.
Peraltro da tenere d` occhio, ma su livelli meno tirati, seguendo quanto indicato per il nostro indice, oltre a queste ultime due banche, Credem e BP Sondrio.
Outsider potrebbe essere a questo punto come già segnalato lo scorso lunedì ai nostri lettori abbonati , CARIGE.
Con la crisi delle materie prime e dei microprocessori, soprattutto quelli Cinesi ed orientali in genere, che potrà terminare non prima del 2023, consigliamo di alleggerire in gran parte/ vendere STM, l` unico vero tecnologico presente sul nostro mercato.
Altra stock penny (dopo Carige) da accumulare / acquistare invece, Telecom rnc, che ingloba, ai prezzi attuali, un corposo dividendo ripetitivo e come da statuto, titolo che ormai viaggia intorno all` 8% di cedola.
Il vero driver di tutti i mercati, come da copione, al momento, rimane pur sempre il dollaro (contro euro) La moneta USA, non riesce più a rafforzarsi sotto1,1520, da noi segnalati, ed ha formato un mini range da 1,1550 a 1,1650, influenzato dalle difese delle Banche centrali, dalle ricoperture degli shortisti e da i primi long degli stop&reverse dei più audaci ed esperti professionisti del Forex.
Di conseguenza alla prima, contenuta, al momento, debolezza del dollaro, ancora positivo il petrolio( 83 WTI/86 Brent) oro (sopra 1800) e soprattutto argento, passato dai 21,20 agli attuali quasi 25!
Da qui dovrebbe continuare il processo di indebolimento del dollaro contro euro, finanche al raggiungimento degli1,2350, peraltro gia` testati negli ultimi 12 mesi.
Facilitando, di converso, il raggiungimento di medio termine del Petrolio poco sotto i 100 dollari TP gia` segnalato ad inizio estate (95 wti/98 brent). E dell` Argento poco oltre la barriera, anch`essa già testata di poco oltre i 30 Dollari.
Entrambe le commodities condizionate anche da inflazione, tassi e ripresa dei consumi&inflazione e dall` aumento della ripresa industriale rispettivamente.
Navigare con prudenza!