Auto, un settore in crisi anche nel 2012

Per il 2012 Moody`s prevede un calo del 6,2% della domanda di automobili in Europa occidentale rispetto al 2011. È quanto emerge dall`ultimo Industry Outlook della società, ripreso da Ansa. I cali più sensibili sono visti in Francia (-10%), Italia (-7%) e Regno Unito (-7%).

«Per il 2012 adesso prevediamo un calo del 6,2%, a 13,4 milioni di unità, diversamente dalla previsione di stabilità espressa nel nostro ultimo Industry Outlook pubblicato a settembre 2011» afferma Falk Frey, senior vice president di Moody`s Corporate Finance Group. «Secondo le nostre previsioni, i cali più sensibili si registreranno in Francia (-10%), Italia (-7%) e Regno Unito (-7%) - spiega Frey -. Le case costruttrici di questi Paesi saranno quelle che più risentiranno delle misure di austerity avviate dai rispettivi governi, oltre che della situazione economica tuttora critica e della conseguente prevedibile diminuzione degli acquisti da parte dei consumatori».

Moody`s mantiene prospettive stabili per il settore automobilistico globale. «Le nostre prospettive si basano su una crescita globale della domanda di veicoli leggeri del 4,4% nel 2012 e del 4,5% nel 2013 - continua Frey -. Rispetto alle previsioni precedenti, abbiamo ridotto di 0,9 milioni di unità la nostra stima dei volumi di vendite globali e ad oggi prevediamo che le unità vendute nel 2012 saranno 78,8 milioni». I volani principali della domanda restano la Cina, riguardo alla quale le previsioni di Moody`s per il 2012 rimangono immutate, e gli Stati Uniti, nonostante una previsione per il 2012 di 0,5 milioni di unità in meno rispetto a quanto stimato in precedenza. Viene aumentata invece del 19,7% la previsione relativa alla domanda di veicoli leggeri in Giappone nel 2012, rispetto al 7,3% stimato a settembre 2011, considerando che nel 2011 la crescita ha subito l`impatto del terremoto e del successivo tsunami, mentre nel 2012 sarà sostenuta dalla prevista introduzione di incentivi statali per le nuove automobili a basso consumo. Queste misure dovrebbero far salire la domanda a 4,9 milioni di unità nel 2012. Per quanto riguarda il 2013, Moody`s prevede un calo del 9,1%, che porterà a un volume più normale di 4.5 milioni di unità. «Nonostante la minore crescita della domanda, secondo le nostre previsioni le case costruttrici beneficeranno del calo dei costi di produzione, soprattutto nel secondo semestre dell`anno in corso. Per questo motivo indichiamo prospettive stabili per il settore» aggiunge Frey.

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