ATTENTI ALL'ORO E AI TRUFFATORI DEL MERCATO DELL'ORO...

Giannina Puddu, 31 marzo 2025.
Il prezzo dell'oro ha superato per la prima volta i 2.900 dollari l'oncia nella prima metà di febbraio 2025 e ha sfondato la barriera psicologica dei 3000 dollari nella seconda metà del mese.
Il prezzo si è triplicato rispetto a un decennio fa.
È cresciuto di 10 volte dal 2000 e già questo dato può far pensare ad una "bolla", destinata, in quanto tale, ad esplodere.
Avverto un crescente interesse verso l'acquisto di oro da parte dei piccoli risparmiatori, allettati sia dalle brillanti performances recenti che spinti dai timori indotti dalle forti tensioni geopolitiche attuali che orientano le scelte verso il bene rifugio per eccellenza che è l'oro, appunto...
Ha contribuito, nelle ultime settimane, anche la minaccia di mettere le mani sui Risparmi delle Famiglie, dormienti nei conti correnti, per finanziare il progetto di riarmo in area UE.
Ma, come sempre, il destino degli asset di investimento è in mano a pochi operatori istituzionali che, grazie alle ingenti masse che possono veicolare nei mercati, possono decidere il destino degli stessi, possono decidere di realizzare il guadagno cumulato con massicce operazioni di vendita, possono rispondere a logiche di "stabilità" dei mercati che decidono, che applicano e di cui non informano, preventivamente, i piccoli investitori ai quali resta il solito "cerino acceso in mano".
Si osserva, inoltre, l'anomalia in questa corsa dell'oro che dovrebbe accompagnarsi ad un dollaro debole.
Il valore dell'oro è espresso nella valuta statunitense che, quando debole verso le altre valute, crea l'occasione per acquistare più oro.
L'attuale dollaro forte, alimentato dalle politiche del governo Trump dovrebbe, in linea teorica, comprimere il prezzo dell'oro.
Mentre questo non sta accadendo.
Dietro l'attuale performance dell'oro c'è una diffusa preoccupazione per ciò che di negativo sta accadendo nel mondo.
Ma, non si può dimenticare che anche gli scenari geopolitici sono in mano a pochi e che potrebbero cambiare sottraendo elementi di instabilità, affermando un nuovo equilibrio che potrebbe far svanire il bisogno di "rifugio".
Tra gli analisti, le ipotesi sono variegate premesso che il prezzo massimo dell'oro è stato raggiunto il 31.03.2025 a 3127,83 dollari l'oncia mentre il minimo storico è stato toccato il 25.08.1999 a 252,55 dollari.
Per la maggior parte, prevedono un aumento del valore dell'oro nel 2025, a 3.357,00 dollari.
I più ottimisti si spingono a 3.720,38.
I più prudenti indicano che il prezzo dell'asset potrebbe raggiungere i 3.077,76 dollari entro la fine dell'anno.
La previsione per il dicembre 2026, da parte di alcuni, è di 3.319,45 dollari, altri si spigono fino a 3.605,62/3.910,00 dollari.
Il Relative Strength Index (RSI) mostra la formazione di una divergenza ribassista, segnalando condizioni di ipercomprato e mettendo in guardia da una potenziale inversione di prezzo al ribasso.
L’RSI, è un indicatore di forza relativa (acronimo di Relative Strenght Index) usato nell'analisi tecnica.
Segnala quando uno strumento finanziario è in ipercomprato o ipervenduto, rappresentandone la forza o la debolezza, in prospettiva.
Goldman Sachs, UBS e Bank of America sono positivi rispetto all'oro, su valori pari a 3.300/3.100/3.063 dollari nel 2025, ed oltre per il 2026.
In tutti i casi si tratta di ipotesi e non di certezze.
È anche molto importante sapere che il fisco vorrà la sua parte nel momento in cui si andrà a vendere il lingottino d'oro.
La legge di bilancio del 1 Gennaio 2024, del 30 dicembre 2023, n°213, art.92 a-c, prevede una tassazione pari al 26% sulla plusvalenza realizzata attraverso l'acquisto/vendita di lingotti d'oro.
Questo vale se avrete conservato la fattura di acquisto che certifichi il prezzo pagato.
Viceversa, se avrete perso la fattura di acquisto, vi sarà addebitato il 26% sull'intero importo oggetto della vostra vendita e non solo sulla plusvalenza effettiva non calcolabile per differenza.
Da considerare anche le commissioni che pesano sugli acquisti e sulle vendite di lingotti d'oro.
Sul fronte degli acquisti pare che il mercato sia orientato verso un 3% che, nel mondo finanziario è considerato un costo alto.
Poi c'è da stare molto attenti al rischio frodi.
È proprio di oggi la notizia data da L'Arena di Verona:
L’indagine della Procura di Milano ha smascherato il sistema orchestrato dalla Global Group Consulting, azienda che per anni ha operato con un’immagine di grande solidità.
La società disponeva di uffici in sedi prestigiose, si avvaleva di promotori ben inseriti nel settore e organizzava eventi esclusivi per rassicurare e attrarre nuovi clienti.
Tuttavia, nell’aprile 2024, lo schema è crollato con la fuga dei vertici aziendali e l’arresto di alcuni responsabili.
Il crack ha lasciato oltre 5.000 vittime in tutta Italia, per un danno stimato in quasi 89 milioni di euro.
Anche a Verona molti dei cittadini coinvolti oltre ad aver investito i propri risparmi fidandosi delle garanzie offerte dalla società, avevano addirittura convinto parenti e amici a entrare nel sistema, contribuendo inconsapevolmente alla diffusione della truffa.
L'investimento in Oro, deve prevedere, prima, una seria conoscenza delle norme e dei rischi che devono essere pesati in base alla situazione di ogni investitore. Non sarebbe saggia la. scelta di concetrare i propri investimenti in lingotti, dando retta, particolarmente, a chi li vende che è in pieno conflitto di interessi.
Anche le Associazioni dei Consumatori e/o dei Risparmiatori, spesso come nel caso di oggi, intervengono a danni prodotti e non prima...