ATTACCO CONGIUNTO DEGLI STATI UNITI E DEL REGNO UNITO CONTRO GLI HOUTHI
Redazione, 27 febbraio 2024.
A Napoli, il 1 febbraio 2024, Il vice ammiraglio George Wikoff aveva dato il cambio al vice ammiraglio Brad Cooper, durante una cerimonia presieduta dal generale dell'esercito Erik Kurilla, comandante del comando centrale degli Stati Uniti.
Nella Marina americana, Wikoff ha vasta esperienza negli squadroni di caccia e nelle operazioni del servizio in Medio Oriente.
Ha assunto il comando della Quinta Flotta degli Stati Uniti che ha sede in Bahrein e che, con il Regno Unito, sabato scorso ha condotto un nuovo round di attacchi contro 18 obiettivi Houthi, nello Yemen.
Il primo ministro britannico Rishi Sunak si è affrettato a chiarire che sia stata un' “azione unica e limitata”.
E' il quarto attacco negli ultimi mesi.
Eppure, ha confessato Wikoff, "Non sono stati scoraggiati".
Questo è ciò che ha detto durante un'intervista esclusiva rilasciata ad Al-Monitor, la prima da quando ha assunto l'incarico di supervisionare gli attacchi dell'amministrazione Biden contro i ribelli Houthi con sede nello Yemen.
Ha aggiunto che la missione sta facendo progressi, comunque difficili da valutare.
La Marina americana continua a intercettare le armi iraniane che gli Houthi usano per attaccare le navi che attraversano l’alto mare, nell’arteria marittima cruciale per l’economia globale.
Wikoff, che supervisiona la task force navale internazionale, ha un tono cauto: “Ci sono molte strade e opportunità diverse per rallentare, degradare e, si spera, fermare il trasferimento di armi. Ciò richiederà molto più di quanto faccia la Marina degli Stati Uniti.. La nostra speranza è che le nostre azioni forniscano almeno un po' di spazio decisionale...[e] consentano alla diplomazia, alla comunità internazionale, di fare pressione su di loro affinché si fermino."
Ma, pare che non abbiano intenzione di fermarsi fino a quando non ci sarà il cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
Dal 19 novembre, gli Houthi hanno lanciato più di 36 attacchi contro navi nel Mar Rosso e hanno promesso di continuare a prendere di mira le navi militari americane e britanniche che sostengono Israele con la loro presenza.
Il leader Abdul-Malik al-Houthi ha detto che le sue forze sono “pronte a muoversi in centinaia di migliaia per unirsi al popolo palestinese e affrontare il nemico”.
Preoccupazione per questi bombardamenti anglo-americani nella piccola comunità yemenita presente in UK.
“La più grande preoccupazione per me è se gli attacchi aerei USA-Regno Unito potrebbero in qualche modo spingere le diverse parti in guerra a riprendere le armi”, ha detto Amina Ali, una studentessa britannico-yemenita che vive a Liverpool.
I bombardamenti anglo-americani rischiano di allargare il conflitto in Medio Oriente, senza raggiungere l'obiettivo di proteggere i traffici internazionali.
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Ho visto una grande quantità di influencer, di imbonitori, scoprire l’ “acqua calda” solo negli ultimi anni, cavalcando l’onda del Covid, la loro inaspettata e miracolosa “manna”!
Dov’erano, prima, tutti questi chiacchieroni?
Prima, era tutto a posto?
Nessun problema in Italia per cui battersi?
Questi, sull’onda del Covid, non hanno perso tempo e si sono rivolti subito e massicciamente alle vostre tasche, con diverse modalità.
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Si propongono, alla vostra attenzione, con aggressività, come se sapessero tutto, mentre, in verità, non sanno e soprattutto, NON FANNO!
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La VERITA’ ha già in sé la sua FORZA e non ha bisogno di essere gridata.
Anzi, partendo dalla VERITA’, per costruire RISULTATI CONCRETI e UTILI alla Comunità, servono grande concentrazione e molto lavoro, nel silenzio.
Ancora, grazie!
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https://www.ifanews.it/consulenza-e-banche-labete-della-discordia
https://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/ProcANL/ProcANLscheda17143.htm