ATTACCO A MOSCA. PRIMI INTERROGATORI TRA GLI ARRESTATI
Redazione, 25 marzo 2024.
Gli arrestati, con l'accusa di appartenere al gruppo che ha ammazzato decine di persone a Mosca e che ne ha ferite ancora di più, affrontano le ore più buie della loro esistenza, tra le mani della polizia russa che non indossano, certamente, i guanti di velluto...
Come emerso nelle ore successive alla strage, i primi fermati dal tribunale distrettuale di Basmanny, sono cittadini tagiki: Murodali Rajabalizoda, Dalerjon Mirzoev, Muhammadsobir Faizov e Faridun Shamsiddin.
E, Mirzoev, Rajabalizoda e Shamsiddin, pare abbiano già confessato.
Finora, sarebbero 11 le persone arrestate dalle autorità russe in relazione all'attacco del 22 marzo al municipio Crocus nella città di Krasnogorsk, nella regione di Mosca.
Vladimir Putin ha denunciato la violenza come un “sanguinoso e barbaro attacco terroristico”, ha evitato di parlare di responsabilità da parte dell’Isis, mentre ha rivendicato il coinvolgimento dell’Ucraina.
Volodymyr Zelenskiy e alcuni membri del suo staff hanno negato con veemenza, suportati da funzionari statunitensi che hanno ribadito che l’Ucraina non sia responsabile del massacro.
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