ARIA SEMPRE PIU' PESANTE SUL SISTEMA BANCARIO AMERICANO E NON SOLO.
Redazione, 9 maggio 2023.
Bloomberg lo aveva già anticipato alla fine del mese di marzo quando aveva riferito che "le banche statunitensi hanno 620 miliardi di dollari di perdite non realizzate nei loro libri contabili".
Aveva aggiunto che, comunque, la maggior parte di queste banche sono abbastanza forti da reggere il peso delle perdite "su carta".
Il punto, è che, tuttavia, carta canta e che i numeri sono impietosi come, del resto, anche Bloomberg aveva predetto aggiungendo che le finanze di queste banche potrebbero essere schicciate per gli anni a venire.
La FED ha fatto il resto ed è di oggi la notizia, a poco più di un mese tracsorso, che 722 (!) banche USA hanno notificato alla FED perdite non realizzate sul capitale oltre il 50%.
Per 31 di queste banche la situazione è definita catastrofica.
Il peso delle tre già fallite, First Republic Bank, Silicon Valley Bank e Signature Bank, è già superiore al peso delle 25 banche andate a gambe all'aria nel 2008.
Si profila uno scenario più grave di quello della grande crisi degli anni '30.
Come noto e come anche ammesso dalla FED, il rialzo dei tassi, riducendo il corso dei titoli, ha generato perdite che hanno inciso anche in conto capitale.
Quindi, urge ricapitalizzazione...
Questo fenomeno, naturalmente, riguarda tutte le banche, quindi anche le banche europee e italiane, particolarmente esposte per via del contemporaneo assedio sui tassi da parte di FED e BCE.
Ad appensatire la situazione, l'ulteriore calo dei depositi totali negli USA, scesi nell'ultima settimana da 10,54 trilioni di dollari a 10,61 trilioni di dollari.