Alla fine è stato trovato l’accordo e il piano per il rilancio di Arca sgr è stato approvato dopo lunghe trattative lo scorso martedì. Il meccanismo prevede la distribuzione di circa due terzi dell’utile agli istituti che riusciranno a collocare il maggior numero di fondi comuni della società, ottenendo così i migliori risultati nella raccolta. Il successo dell’operazione è stato reso possibile sia dall’opera di Guido Cammarano, ex-presidente di Assogestioni, sia di Bankitalia e Consob, che hanno supervisionato e verificato il regolare svolgimento delle operazioni. Persino Ubi Banca, restia fino all’ultimo ha dato il suo benestare alla fine.
A metter tutti d’accordo è stato anche l’operato del nuovo ad Ugo Loser, che dallo scorso maggio ha cominciato ad avviare un piano di organizzazione mirato alla riduzione dei costi (si parla del 40%) e alla massimizzazione dell’efficienza dei prodotti in paniere.
In questo modo, grazie alla rinnovata stabilità, Arca si riaffaccia sul mercato più competitiva che mai e si candida a diventare il nuovo polo di riferimento per un settore che ha ancora ampi margini di crescita.
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