APPESI A UN FILO

APPESI A UN FILO

Milano, 24 settembre 023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Questa la fotografia della settimana appena trascorsa e della chiusura di Venerdì sera dei mercati USA.
Appesi ad un filo, o meglio sui delicatissimi supporti di 32800/900 del Dow Jones, di 4300/4350 dello SP500, mentre molto volatile e resistente sui 13200/300 l' indice  Nasdaq.
Mercati Europei di conseguenza con Dax sui 15500/600, Cac sui 7150/7200 ed Ibex, 9500/600 che perdono tutti e tre, solo nell' ultima seduta della scorsa settimana, poco meno dell' 1% e cosa importante, sui minimi settimanali.
Mercati asiatici a macchia di leopardo, come al solito e per zone geografiche particolari e quindi molto diversi.
Siamo comunque nella settimana della FED, che avrà valore fino alla prossima riunione di Novembre, che potra' incidere sulla conferma, peraltro gia' data, che i tassi saranno tendenzialmente fermi per un periodo ben più lungo di quello previsto nelle riunioni precedenti. Che non vuol dire niente o tutto.
Qualora ce ne fosse bisogno la FED sara' pronta ad alzare i tassi e nella migliore a mantenere appunto lo Status Quo piu' a lungo.
Questo ha fatto innervosire i mercati, che non gradiscono mai l' incertezza.
Prevediamo una rottura dei livelli segnalati del Dow e SP500, solo mitigati e contrastati un po' dal Nasdaq.
Di riflesso sui citati mercati Europei, aggravati sull' Italia e indecifrabili ai più appunto per aree geopolitiche, in Asia.
Primi obiettivi di breve termine, ultima settimana di Settembre e prima di Ottobre,  fra 32200/300 e 31800/900 di Dow e fra 4150/4200 e 4050/3950 di SP500.
FTSE MIB 
Ed eccoci nel mercato, apparentemente più resistente, ma paradossalmente piu' pericoloso e da prendere comunque con le molle,  con molta attenzione e con le adeguate coperture.
La situazione Politica, Economica  e  Sociale, oltre alla Sanità, Scuola, Territorio  ed Infrastrutture, è sotto gli occhi di tutti ....
Non ci può essere crescita in futuro e di conseguenza le Società saranno costrette a ridimensionarsi od emigrare, come pure i giovani ed i grandi  illuminati cervelli.
Venendo ai mercati ed al FTSE MIB in particolare, anche qui molto pericoloso il livello supportale ritoccato sul finire della settimana scorsa sui 28500/600.
Se bucato, ci troveremmo sempre a cavallo delle prossime due settimane fra i 28200/300 e 27800/900 minimi di periodo gia' toccati intraday in Estate con la formazione di un doppio minimo decrescente di 27500/600. Molto molto pericoloso.
Settori a rischio su cui alleggerire o vendere rimane sempre il finanziario e l' Energetico.
ENI&Saipem
Miglior tenuta di ENI, senza molto entusiasmo, ma lineare nell' accompagnare spesso, ma non sempre, il corso del petrolio Wti, giunto per altro in forte ipercomprato di breve, anche sopra i 91 dollari intraday.
Nelle fasi negative di quest' ultimo, che potrebbe ritornare benissimo sui nuovi supporti, vecchie  resistenze di 80/82, non potendo e volendo gli stati estrattori principali Arabia, Stati Uniti e Russia, continuare a tagliare la produzione, ENI potrebbe perdere molto meno del WTI, attestandosi fra 14,50/60 e 1480/90.
Bloccato anche dalla grande quantità  di opzioni che esistono ed insistono sullo strike  15 ed in minima parte su 14,50.
Per Saipem, nonostante il prezzo del greggio wti poco sopra i 90 dollari ed in rialzo appunto frazionale, lasciava sul terreno Venerdì, ancora  quasi un altro 2%.
Temiamo che la forte volatilita' possa portare Saipem anche sotto i supporti, per quel che valgono su questo e su altri titoli con queste caratteristiche di alta volatilita' e super speculativi, anche sotto gli 1,45/1,46
Stellantis& Ferrari 
Anche qui titolo difficilmente decifrabile, volatile e speculativo, Ferrari, che ci pare ora più soggetto ai successi sportivi nella Formula 1, che nell' Automotive puro.
Piu' verso la rarità nella produzione e vendita, che nel lusso made in Italy, ormai acquisito e digerito dai mercati. Meglio non Tradare su questi livelli.
Ed al contrario Stellantis che a titolo è  entrato nell' olimpo dei primi 5 produttori mondiali di auto.
In ordine sparso Ford  GM Toyota Hiunday/Kia ed appunto Stellantis.
Quest' ultimo, il nostro preferito dalla pre fusione  Fiat Chrysler con Peugeot Citroen Opel. 
Ora è ancora sottovalutato, ma nei momenti di forte lettera puo', per lo meno sugli ultimi livelli segnalati del FTSE MIB, incominciare ad essere raccolto.
In sintesi Ferrari astenersi e se mai vendere, anche se dai massimi di Luglio Agosto proprio su 300 euro tondo, ha ormai perso poco meno del 105  così come indicato ai nostri lettori abbonati gia' dai mesi di Giugno e Luglio.
Per Stellantis le cui le nostre previsioni , contrarian al mercato, erano anche di poco più di 18/19 euro entrare a piramide rovesciata a partire da area16/16,50 circa largo, ma coprire con vendita di Call  Marzo Giugno 2024 17,50/18.
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