Milano, 21 febbraio 2022. Di Fabrizio Brasili. Esperto di Scenari e Mercati Finanziari
Ci aspettiamo innanzitutto un ulteriore ripiegamento verso area 25800/900, dopo una breve sosta intermedia a 26200/300, piuttosto che un immediato ritorno anche leggermente oltre area 27500/600.
Quindi sempre la continuazione di questo range e in laterale, con poco più di un 1000/1500 punti, posto fra 25800/900 e 27500/600, con molte più probabilità di rompere al ribasso detto primo livello che superare la parte superiore.
Al verificarsi di detta rottura, si arriverebbe anche velocemente in area 24500/600 e successivamente in quella compresa fra 22500/600 e 22800/900.
L' effetto scatenante potrebbe essere, non più la fase pandemica, che sembra sotto controllo ed ormai divenuta endemica, ma la litigiosità rinnovata della nostra politica, che ci porterebbe nella peggiore delle ipotesi allo scioglimento delle Camere ed a elezioni anticipate ed anche la continua escalation della guerriglia/ guerra nell' irrequieto Donbass,che della relativa tensione fra Russia ed Ucraina.
Un fac-simile da quanto sta accadendo da decenni nel martoriato medio oriente.
Le conseguenze per l' Europa tutta, sarebbero ingenti e conseguenziali, e riguarderebbero la fornitura di gas e petrolio, con prezzi ed inflazione alle stelle.
Ci attendono mesi e forse anni, molto complicati.
In dettaglio, utili molto buoni per ENI, che dovrebbero,limitare le perdite e sostenere il titolo e nella migliore delle ipotesi portarlo anche verso i 13,80/90, ma che dovrà pur spendere energie e tempo per ristrutturare, la sua controllata Saipem, dopo l' ennesimo downgrade, che ha portato il titolo in area 1,10/1,15, (dai 2,05/ 2,25 in cui aveva sostato negli ultimi 12 mesi) livello a cui sta rimanendo appeso con molta fatica.
Mettiamo in conto quindi uno sforzo economico immane, per risanare l' ex gioiellino Saipem, che nel corso di un decennio ha subito tre downgrade, che lo hanno confinato quasi a livelli di "stock penny!"
Considerando anche il nostro target price di medio lungo termine del petrolio, perfettamente raggiunto in Febbraio poco sotto i 95/98 Dollari, ed il possibile ritorno, dello stesso WTI e Brent in area 80/82, il titolo ENI potrebbe restare a lungo in un ampio range fra 12,50/60 e 13,80/90, ma anche con generosi dividendi che lo andranno a sostenere.
Sfruttare questo ampio range per trading anche con le superliquide opzioni ed incassare i dividendi. Mantenere.
Per Tenaris, dopo il lungo recupero dell' ultimo anno da poco sopra i 7 euro fino ai massimi di poco sopra i 12 euro, e' solo all' inizio di una correzione, che potrebbe portarla fino a 10,50/60.
Attendere il raggiungimento di detti livelli, per lo meno, prima di rientrare.
Alleggerire comunque se in portafoglio.
Ancora più complicata la struttura di ENEL, che dopo aver raggiunto quasi 9 euro, si appresta a testare i minimi dell' ultimo anno, posti poco sopra i 6 euro.
Anche qui attendiamo , prima di entrare di nuovo sul titolo, una stabilizzazione fra i 5,80 e 6,20, per iniziare a raccogliere soprattutto per un ottimo e ripetitivo dividendo.
Comunque ci siamo gia' espressi più volte sulle utilties in generale e su Enel in particolare.
Ci sono sicuramente, e noi li segnaliamo abitualmente ai nostri lettori abbonati sia nello stesso settore, che meglio ancora, in altri settori, titoli migliori sia per trading che per il medio termine..ed anche per il flusso cedolare.
Anche qui rinnoviamo il giudizio su queste commodities (Oro, Argento, petrolio) ed i relativi obiettivi e target price.
L' oro potrà per il breve e medio termine, rimanere ingabbiato fra i 1850 ed i 1950 dollari l' oncia.
Con molte più probabilita' di portarsi anche sotto i 1850, (avendo perso le prerogative di bene rifugio a favore del dollaro e per i prossimi aumenti dei tassi sia negli USA che in Europa) che sopra i 1950, dove si intensifica una forte mano venditrice da parte dei fondi sovrani e degli stati più importanti che lo detengono in grandi quantità a prezzi molto bassi.
Piuttosto, in funzione di una ripresa di utilizzo ed industriale molto meglio l' Argento, che ormai da tempo flirta fra i 21,50/22 dollari, dove viene subito raccolto e 24,50/25,50 dove viene anche fortemente alleggerito.
Raccomandiamo per lo meno di accumularlo ed alleggerirlo su detti livelli e di tenerlo in parte per il medio termine con target price di poco oltre 30 dollari già testato in pre pandemia.
Per il petrolio (WTI e Brent) dopo essere arrivato a target, più volte da noi segnalato posto fra 95/98 circa largo, ci attende una fase distributiva fin anche a 80/82 dollari, sempre rispettivamente.
Per cui invitiamo ad uscire in gran parte, mantenendo una posizione tattica rialzista minimale, per eventuali fiammate speculative anche leggermente oltre i prezzi attuali di 91/92 ed i Target price indicati ai nostri lettori.