ANCORA MOLTA PRUDENZA...

ANCORA  MOLTA  PRUDENZA...

Milano, 26 giugno 2022. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Altro ed ennesimo recupero frazionalmente sotto i 22200/300 punti di future Settembre, con il solo contributo di 3/4 Big Cap, come Intesa, Generali, Stellantis ed Eni.
Non buona cosa.
Ma con la pesantezza della solita  Saipem, che prima e durante lo scellerato e diluitivo aumento di capitale, e dopo l'accorpamento delle azioni (10 vecchie per 1 nuova) ha ulteriormente perso di valore, passando da 50 euro a poco sopra 22 euro.
Ma provenendo nei soli 12 mesi precedenti  dai 108 euro ad appunto i minimi assoluti di 22!
In pieno stile MPS...
Pensiamo che si debba a brevissimo termine ritornare per lo meno sui 21200/300 punti, ed oscillare  nel breve   fra 20500/600 e  22500/600.
Per il medio termine, perdurando ed aggravandosi lo stato Pandemico, Economico e Sociale dovuto al lungo conflitto in corso, possiamo solo pensare ad un superamento di detti supporti di 20500/600, con il lungo termine e per i prossimi 2022/2023, come già scritto, con l' aggravarsi della tensione politica italiana e non solo, le relative elezioni politiche con risvolti anche sul possibile prossimo Presidente della Repubblica.
L' obiettivo 16000/16500, ci pare alla portata del nostro indice e future.
ENI& Tenaris.
Fra i nostri più rappresentativi petroliferi,  di Saipem abbiamo gia' detto.
Di ENI possiamo solo dire che controllando la stessa Saipem,  anche ovviamente, per la lunga ed ennesima ristrutturazione e rilancio, oltre all' aumento di capitale  e relativo onere in corso, non potrà ' che patirne, indipendentemente dalla quotazione del Petrolio.
Il nostro suggerimento era e rimane quello di iniziare ad accumulare, come detto,  a " piramide rovesciata", fin da quota 11,50, peraltro già toccata proprio nell' ultima seduta della settimana scorsa, oscillando fra 11,20 ed 11,70.
La parte più importante di detto lento accumulo  potrebbe essere anche quella fra i 9,50 e 10,50.
Per Tenaris, pur essendo molto più speculativo di ENI, e molto distante dai minimi e massimi degli ultimi 12 mesi posti rispettivamente a 8 e 16 euro, si potrà essere più aggressivi e concentrare gli acquisti, pur sempre limitati in area posta fra 10,50 e 11 euro.
Stellantis & Leonardo.
Due titoli completamente diversi soprattutto come approccio all' acquisto... ed al trading!
Per Stellantis, pare resistere il supporto importantissimo posto in area 12,20/30, ma un acquisto va iniziato, sempre a piccole dosi ed a crescere, mano a mano che si dovesse scendere, sugli 11,80/90, con rottura confermata in chiusura di seduta dei supporti appena descritti.
Ma, con copertura di vendita di opzioni Call e per i più audaci ed esperti anche con vendita di Put.
Per Leonardo invece, che pur aveva tentato un superamento degli 10,50, e raddoppiato di fatto la sua quotazione dai 5/5,50 euro, degli ultimi 12 mesi, per poi ritornare a 9,50, propendiamo per non intervenire in questa fase di prezzi molto tirata, ma di attendere e se mai fossimo con il titolo in portafoglio, da noi giudicato circa un anno fa quello più sottovalutato del listino, insieme a Saras ed a pochi altri, alleggerire di molto od uscirne completamente.
Petrolio&Oro e Re Dollaro.
Vediamo il petrolio, nonostante la forte correlazione con il dollaro, più da vendere che da acquistare, ai prezzi attuali.
Tanto più che lo spread fra WTI e Brent sta ritornando su livelli anche superiori ai 5/6 dollari, dopo essere stati anche di 1 dollaro e per qualche seduta anche appaiati nella quotazione.
Viste le grandi incertezze che sono presenti su questi due asset, siamo propensi a suggerire, di uscire  da questo mercato sui109/110 dollari, meglio con la valuta USA, contro Euro, sulle resistenze, già toccate  nell' ultimo mese di 1,08.
Poca correlazione invece con l' oro, che dovrebbe restare sulla mediana dei 1850 dollari e restando a lungo, nel mini range 1800/1900 e nel range più ampio  di 1700/2100, livelli gia' toccati  negli ultimi 12 mesi.