Anche le operazioni di M&A risentono della crisi

Il volume delle operazioni di M&A a livello internazionale è in calo del 14% nell`ultimo trimestre del 2011 rispetto al terzo trimestre del 2011 e del 18% rispetto all`ultimo trimestre del 2010. È quanto indica il rapporto `M&A Tracker` pubblicato da Ernst&Young. A livello globale, si legge in una nota, il valore delle operazioni è sceso del 25% nel trimestre e registra attualmente il suo valore più basso dal primo trimestre del 2010. Anche l`attività di M&A in Italia è attualmente ai suoi livelli più bassi dalle rilevazioni del primo trimestre 2010, con un calo del valore complessivo delle operazioni del 50% rispetto a un anno prima.

 Dal momento che le incertezze relative alla crescita globale continuano a scoraggiare la propensione al rischio, nel quarto trimestre è stato registrato un calo dell`attività cross-border che è scesa al 30% dl complesso delle transazioni globali. Durante il quarto trimestre il settore auto è stato l`unico che ha registrato un aumento del volume e del valore delle operazioni. Anche i settori Media e intrattenimento, minerario, petrolio e gas, energia e utilities hanno registrato una crescita del valore delle operazioni rispetto al terzo trimestre. I peggiori settori rispetto al valore delle operazioni di M&A sono stati quello del risparmio gestito, banche, prodotti al consumo e telecomunicazioni che hanno subito un calo di oltre il 40%. Con un calo di oltre il 50% l`Europa centrale e dell`Est e l`Australia hanno registrato il maggiore declino in relazione al valore delle operazioni. L`M&A nell`Europa occidentale continua a registrare un calo sullo sfondo della crisi dell`Eurozona. Il numero di operazioni è sceso del 18% e il valore del 22%, un declino generale maggiore rispetto a quello del Nord America (rispettivamente -14% e -21%). In Italia, i volumi calati del 33% su base annua. L`importante riduzione di valore delle operazioni nel nostro Paese è stata anche trainata da una flessione del valore medio delle transazioni che coinvolgono società target italiane. Il livello dell`attività cross-border in Italia è sceso del 10% trimestre su trimestre nel quarto trimestre del 2011 attestandosi attualmente al 46% del totale. Andrea Guerzoni, Transaction Support Global Leader di Ernst & Young, per il 2012 si aspetta un miglioramento delle attività. «Con l`auspicato recupero di stabilità nell`Eurozona nel corso dell`anno prossimo - ha detto - ci aspetteremmo nel 2012 un aumento della fiducia e quindi anche dell`attività di M&A in Italia. In ogni caso la crescente attenzione da parte di investitori stranieri provenienti dai Paesi Emergenti sulle occasioni di acquisto che il nostro Paese può offrire in questo momento (per esempio brand e tecnologie), unitamente alla crescente necessità da parte di alcune società operanti nel nostro paese di rifocalizzare il loro business cedendo divisioni e partecipazioni non più strategiche o profittevoli, rappresentano fenomeni che dovrebbero contribuire a sostenere l`attività M&A cross border in Italia anche nei primi difficili trimestri del 2012».
 
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