Milano, 23 ottobre 2022. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari
Questa inaspettata, ma nelle corde, reazione, è in gran parte dovuta, alla forza dei mercati USA, che chiudevano la settimana con rialzi compresi fra il 2,5 % ed il 3 %, certo dopati anche dalle scadenze delle "tre streghe"(terzo venerdì del mese). Facciamo una piccola ma, pensiamo utile, deviazione dal tema.
Forti ricoperture quindi, anche oltre il 3% di titoli come Tesla, Netflix, Amazon, Microsoft e soprattutto Apple, il nostro preferito, che chiudeva a 148 dopo aver inanellato 3 sedute positivissime partendo dai supporti toccati in area 138/139 dollari.
Unica eccezione Meta (Facebook), che sta ancora scontando vecchi problemi avuti anche nel recente passato ed e' ancora molto lontana la redditività della nuova" pelle" di Metaverso.
Da tutto questo si evince che pur rimanendo il nostro listino inserito in un canale discendente, come i nostri lettori abbonati ben conoscono, altri assett vengono sfruttati per andare contrarian.
Ed i nostri lettori abbonati ne hanno preso da tempo buona nota.
Ci riferiamo anche, al "Re dollaro", che si sta invece indebolendo, per esempio con l' euro, passando dai minimi di periodo posti a 0,9550/60 agli attuali, chiusura di venerdì, 0,9860/70, essendosi un po' allentata, la fase critica, almeno per il momento e soprattutto negli Usa.
Naturalmente questo provoca un rafforzamento delle commodities notamente il petrolio, l' oro e soprattutto l' argento, il nostro preferito e raccomandato, con un grosso scatto in seduta di venerdì da 18,20/30 a 19, 40/50, provenendo dai forti supporti di 17,40/50.
Ma la vera notlzia, di questa convulsa seduta di Venerdì, e' stata quello delle massiccie vendite di BTP, ed acquisti sull' Equity, più deciso appunto negli USA, che pur alzeranno ancora i tassi, come minimo di uno 0,50% e così pure in Europa.
Ampi spazi quindi per fare trading e per iniziare ad accumulare, innanzitutto Dollari fra gli 0,9850 e la parità o poco più.
Ed ora entriamo in dettaglio:
Unicredit &Intesa
Due titoli ben controllati da mani interessate il primo fra i 10 e gli 11 euro, supporti ed aree che paiono ben tenere, anche se il titolo ha avuto un' escursione negli ultimi 12 mesi da poco meno di 8 euro a poco meno di 16.
Visto l' aumento dei tassi che ci sono stati e chi ci saranno anche a breve, aumenti che daranno un po' di respiro al settore, ogni ripiegamento verso area 10,50, possono essere buone occasioni per un inizio di accumulo.
Per Intesa, che fra i due è quella che preferiamo, per il comportamento più lineare e se vogliamo " facile" e ben delineato, e per il dividendo sempre molto generoso e ripetitivo (salvo sorprese), terremo d' occhio il supporto più volte testato, di 1,5850/1,5950, per rientrare decisamente sul titolo, che potrebbe iniziare ad essere raccolto però in piccole quantità fin da area 165/1,66, sempre con cedola incorporata esercizio 2022.
Negli ultimi 12 mesi il titolo ha oscillato infatti proprio poco sopra 1,58, ma con massimi poco sotto i 3 euro.
Comunque sempre da preferire quest' ultimo, anche per avere già fatto la sua importante acquisizione da tempo e già ben assorbito il lungo processo che in genere portano queste operazioni.
STM&Telecom
Dopo il consolidamento ben sotto area 0,20 di Telecom, ormai considerata una vera e propria "stock penny" ed utilizzata, anche per questo, per continue e vere e proprie scorribande da una vasta platea, i due titoli di sono appaiati in quanto entrambi altamente speculativi.
Da evitare entrambi per motivi diversi.
STM, soffre e soffrirà ancora, per la crisi produttiva che sta tutt' ora attraversando il settore dei microprocessori soprattutto in Cina e Taiwan. I fari rimangono comunque e sempre AMD ed Intel.
Il titolo che ora pare stazionare in area 32/34 euro, ma con reali possibilità di andare a ritestare anche area 27,50/28,50, proviene dai poco sopra 45/46 euro degli ultimi 12 mesi.
Per Telecom, ormai divenuta anche una vera e propria scommessa, sempre rimandata negli anni, con una escursione solo negli ultimi 12mesi da 0,50 a 0,16, si può solo per pura ed esclusiva scommessa, ma non certo per i nostri lettori abbonati, entrare con una piccola quantità o meglio usare in acquisto con le opzioni call.
Per un giudizio completo e con un quadro generale sostanzialmente
ancora negativo ci asterremmo da entrambi i titoli.
Re Dollaro
Del cross euro dollaro, anzi del "Re dollaro", abbiamo già scritto nelle precedenti e poco sopra, ma in dettaglio potremmo solo approfittare della leggera e per noi momentanea debolezza contro euro, per iniziare ad accumulare dollari in area fra 0,9850 e 1,0050, tenendo presente che in caso di sempre momentanee situazioni di distensione generale, geopolitica ed economica il cross potrebbe anche arrivare a 1, 015/1,02 .
In caso di aggravamento ritornare anche sugli 0,9550/0,96.
Quindi ampio spazio nei due range per accumulare e tradare.