Altolà Buenos Aires! - La lettera di Monti

Una politica «pregiudizievole per tutti» che rischia di «complicare e scoraggiare» le relazioni economiche tra Buenos Aires e Roma. Così il premier, Mario Monti,

 fa appello alla presidente argentina, Cristina Kirchner, per rivedere la scelte economiche del governo latino-americano, dopo la vicenda Repsol che ha profondamente incrinato i rapporti tra Argentina e Spagna, facendo salire la tensione anche con l`Unione europea.

In una lettera, anticipata oggi da MF e ripresa da Ansa, Monti fa riferimento particolare alle barriere tariffarie imposte dall`Argentina alle importazioni e prende le difese di Enel e delle controllate locali del gruppo elettrico alle prese con un blocco decennale delle tariffe elettriche.

«Vorrei sottoporre alla sua attenzione - scrive Monti a Kirchner - l`appello rivolto al governo argentino dal gruppo Enel, affinchè si realizzino le condizioni per poter continuare ad operare nel Paese, con le proprie società di distribuzione e generazione elettrica. Come saprà, - prosegue il premier - le società Edesur e Endesa Costanera soffrono di problemi di liquidità che potrebbero condurle a breve all`insolvenza».

Enel è intenzionato a proseguire i suoi investimenti in Argentina, aiutando la crescita del Paese, ma, per poterlo fare, «sono necessarie misure immediate che gli consentano di superare tale delicato momento e, nel medio periodo, azioni strutturali volte a ripristinare un funzionamento sostenibile del mercato elettrico».

Monti allarga quindi il campo: «Siamo fortemente preoccupati per i provvedimenti adottati dal governo argentino tesi a restringere le importazioni attraverso l`imposizione di barriere tariffarie e non tariffarie. Riteniamo che tale politica complichi e scoraggi le relazioni economiche bilaterali, finendo per essere pregiudizievole per tutti. Sono fiducioso, presidente, - conclude Monti - che potrà considerare con favore tali richieste».

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