All`italiano piace `zero`

«Un numero crescente di consumatori preferisce acquistare prodotti locali che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti». È quanto afferma la Coldiretti sulla base di una indagine Campagna Amica/Swg sugli effetti del prezzo record raggiunto dai carburanti. I rincari starebbero spingendo gli italiani a cambiare le abitudini di acquisto: secondo Coldiretti, i prezzi di benzina e gasolio raggiunti in questi giorni avrebbero infatti favorito la domanda di prodotti alimentari a km zero, cresciuta di circa il 20%, in netta controtendenza rispetto alla generale contrazione dei consumi. «In Italia - stima l`associazione -, l`86% delle merci viaggia su strada, ed è evidente l`effetto valanga sui prezzi dei prodotti in vendita a seguito dell`aumento dei costi di produzione e trasporto nel caso in cui aumentino le intermediazioni».

Un legame tanto più stretto quanto più lungo è il percorso che il prodotto deve compiere per arrivare sulle nostre tavole (prodotti importati) o quanto più si tratta di un prodotto a basso valore per volume, come frutta e verdura (dove trasporto e logistica incidono per 1/3 sul prezzo). Da qui, spiega Coldiretti, il successo degli acquisti diretti in azienda o nei mercati degli agricoltori, dove lo scorso anno hanno acquistato oltre 8 milioni di italiani. Nel 2012, precisa l`associazione, sono saliti a oltre 5.300 i punti vendita e i mercati degli agricoltori accreditati da Campagna Amica dove è possibile fare la spesa a chilometri zero senza intermediazioni dal campo alla tavola.
Nei farmers market non si trova solo il miglior rapporto tra prezzo, freschezza e qualità ma - continua la Coldiretti - vengono contenuti gli sprechi di imballaggi con l`offerta, ad esempio, di latte sfuso, sono banditi gli ogm e sono messi a disposizione spesso servizi di vendita a domicilio e offerte speciali per i gruppi di acquisto solidale (Gas) formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni vantaggiose ma soprattutto per garantirsi la qualità di quanto portano in tavola. Un fenomeno che - sostiene la Coldiretti - coinvolge anche molti chef che nei loro ristoranti vogliono offrire menu freschi e genuini a chilometri zero. I prodotti più acquistati sono, nell`ordine, la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti ed i legumi.
 
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