AKERON: 30 MILIONI DI EURO PER PUNTARE SU INTERNAZIONALIZZAZIONE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

AKERON: 30 MILIONI DI EURO PER PUNTARE SU INTERNAZIONALIZZAZIONE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Manuel Vellutini e Marco Pierallini. CEO di Akeron

Lucca, 30 luglio 2024. Di Massimo Mendola.

Akeron, eccellenza italiana nel mercato del software enterprise, annuncia un ulteriore aumento di capitale, portando a 30 milioni la raccolta di investimenti ottenuti in poco più di due anni. Il nuovo round da 12 milioni sarà destinato al sostegno dello sviluppo di un’importante strategia incentrata su internazionalizzazione e intelligenza artificiale. La software house, nata e cresciuta nell’ambito del distretto innovativo di Lucca, prosegue il suo piano di crescita, confermandosi ambasciatrice del Made in Italy nel settore dell’ICT. 

L’aumento di capitale ci consente di concretizzare più velocemente gli obiettivi e la strategia industriale che avevamo pianificato. Si tratta di un nuovo capitolo sostenuto dalla completa fiducia dei nostri investitori: puntiamo a far crescere l’organico del 50% e triplicare il fatturato nei prossimi quattro anni” - ha spiegato Manuel Vellutini, co-CEO di Akeron.

Il primo cardine di questo aumento di capitale è l’internazionalizzazione: abbiamo tutte le carte in regola e la piena disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per accelerare quanto avviato. La dimensione internazionale rappresenta anche un valore per tutti i nostri stakeholder sia interni che esterni: un’esperienza sempre più ampia sui diversi mercati che arricchisce le nostre soluzioni e fa crescere la nostra community di clienti”.

Akeron cresce costantemente grazie all'impegno dei suoi 220 dipendenti, generando un fatturato che aumenta a un tasso equivalente a più del doppio rispetto alla media del settore (*Gartner, Enterprise Application software). Tra i suoi oltre 500 clienti, Akeron annovera il Gruppo Fideuram Intesa Sanpaolo Private, Lavazza, Decathlon, Segafredo Zanetti, Prada, Randstad e molte altre aziende leader sia in Italia che all'estero. Queste aziende scelgono Akeron come fornitore di riferimento per soluzioni software Enterprise, che migliorano l’efficienza e guidano la crescita, garantendo la competitività e l’agilità necessarie per affrontare le sfide quotidiane del mercato. Akeron vuole far conoscere il proprio brand e quello delle sue piattaforme software (Vulki, Tarko, Kautha) con l’ambizione di associare il Made In Italy non più solo alle produzioni simbolo del nostro Paese (agroalimentare, tessile, moda, design, ecc.), ma anche a quelle dell’IT.

L’aumento di capitale si inserisce nel momento di massima espansione dell’azienda, che ha registrato un incremento vicino al 50% delle vendite totali nel 2023 - grazie a più di 70 nuovi clienti - e del 96% nella prima metà del 2024. A questo si accompagna una crescita del numero di persone di circa il 30% negli ultimi 12 mesi. 

“L’ulteriore aumento di capitale ci aiuterà a spingere ancora di più su un’innovazione senza fine” - aggiunge Marco Pierallini, co-CEO di Akeron.  “Negli ultimi 12 mesi l’azienda ha puntato molto sulle nuove tecnologie per lo sviluppo di “mobile app” che semplificano l’adozione del software e l’engagement. Per venire incontro alla crescente domanda di applicazioni basate su algoritmi di AI, nel prossimo anno accelereremo sul rilascio di nuovi use case che ne sfruttano la potenzialità. Siamo un team di innovatori per vocazione, composto da appassionati di tecnologia e esperti di business che credono nella cultura del software. Una cultura che cresce e si spande anche grazie alla nostra community di clienti e all’adozione delle piu’ moderne tecnologie”.

L’operazione, una nuova tappa della crescita di Akeron, contribuisce ulteriormente alla valorizzazione sul territorio della cosiddetta Lucca Valley, un ulteriore distretto di eccellenza internazionale, dopo il cartario e il nautico, fondato sul patrimonio di competenze digitali e di produzione software.

Siamo estremamente lieti di supportare Akeron in questo ulteriore processo di sviluppo” – conclude Marco Pinciroli, CEO di White Bridge Investments, fondo che ha investito in Akeron fin dal primo round.  “Conoscevamo già bene il management team per averli affiancati nella loro precedente esperienza imprenditoriale con Tagetik e non abbiamo esitato, fin dall’inizio, ad affiancarli in questo nuovo progetto. Akeron è un tipico esempio del nostro target di investimenti: aziende italiane ad alto potenziale, con una crescita sopra la media di mercato, che hanno bisogno di sostegno finanziario per affermarsi sui mercati internazionali, lasciandosi aperta anche la possibilità di potenziali acquisizioni che potremmo individuare nei prossimi mesi. Con questo nuovo round di investimenti vogliamo essere ancora al fianco degli imprenditori e del management alla guida di Akeron, per dare loro tutte le leve finanziarie a supporto dell’espansione senza mettere limiti alle occasioni di crescita”.

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