Adusbef denuncia una nuova storia di comuni e titoli tossici

Titoli tossici della Banca Nomura alla Regione Calabria. ``Dopo l`identificazione degli intermediari da parte della Procura della repubblica di Catanzaro, accusati di aver fatto sottoscrivere derivati tossici alla Regione Calabria e le banche con le quali sono state sottoscritti gli Swap, che hanno consentito a Banca Nomura un profitto di 30 milioni di euro, Adusbef chiedera` la costituzione di parte civile, come ha gia` fatto in numerosi processi penali (tra gli altri Milano, Acqui Terme, Bari), che hanno visto le banche soccombenti``.

Lo sottolinea un comunicato, ripreso da Asca. ``La meritoria inchiesta della Procura di Catanzaro per i nove derivati sottoscritti con istituti di credito dal 2004 al 2006, con la decisione di individuare gli intermediari per ricostruire le modalita` con le quali sono stati sottoscritti i derivati e l`eventuale pagamento di somme, vere e proprie ``tangenti`` per far sottoscrivere derivati tossici dalla banca Nomura alla Regione Calabria che a conclusione delle indagini vede responsabili sette persone fisiche e la stessa banca, accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla ricettazione e corruzione, trovera` il sostegno convinto dell`Adusbef``, si legge in un documento.

Anche da questa inchiesta e` emerso che Banca Nomura ha avuto profitti per 30 milioni di euro mentre tre milioni di sovrapprezzo sarebbero stati intascati dai soggetti che hanno fornito assistenza sugli swap (titoli a rischio) sottoscritti dalla Regione Calabria dal 2004 al 2006.

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