Addio Pensioni, dal Giappone una proposta shock: si può lavorare per tutta la vita
L’idea sconvolgente giunge dal ministro dell’economia giapponese Akira Amari, che in un videomessaggio per il seminario dal titolo `Abenomics. La sfida giapponese”, tenutosi a Roma i primi giorni di giugno, lancia la sua proposta shock: si può lavorare fino alla morte.
Questo a suo dire sarebbe un buon modo per contrastare il problema esistente in tutto il globo dell’ invecchiamento della popolazione, a preoccuparsi dell’iniziativa pare non debbano essere solo i nipponici ma tutti i lavoratori, secondo Amari la sua proposta sarebbe perfettamente applicabile a tutto il mondo.
Così mentre in Italia si cercano soluzioni per contrastare il problema dell’invecchiamento della popolazione puntando sul posticipo della pensione, nel resto del mondo c’è chi pensa addirittura di eliminarla del tutto.
Riportiamo le parole del ministro “Tra un paio di decenni un quarto della popolazione giapponese sarà over 65. Aumenteranno le spese sanitarie e previdenziali e diminuirà la forza lavoro, potrebbe essere una tragedia. Ma se invece fosse possibile una soluzione a questo problema, grazie allo sviluppo tecnologico o mediante la riforma del sistema previdenziale, creando cioè una società nella quale le persone rimangano attive per tutta la vita, questa soluzione potrebbe essere esportata in tutto il mondo`.
Ma quello che è emerso nel corso del seminario proposto dalla Fondazione Italia-Giappone e dall’ambasciata nipponica è ancora più sconcertante, il ministro giapponese conscio dei limiti derivanti dall’età, propone la deregolamentazione del settore medico-scientifico, affinché si possa incoraggiare la ricerca e la produzione di nuovi farmaci. Ecco la proposta del ministro “utilizzando le cellule IPS, staminali pluripotenti indotte, sarà possibile creare cellule sane da sostituire a quelle malate, o addirittura agli organi malati`.
Così le persone potrebbero essere “sempre in forma” e garantire la loro presenza nel mercato del lavoro fino alla morte.
Come ovvio che sia questa “bizzarra” proposta sta creando moltissime discussioni non solo tra gli esponenti politici, ma soprattutto tra la gente comune, seriamente preoccupata del fatto che anche solo se ne parli.