Abi, nuovo record (negativo) sul credito

Crollano i finanziamenti delle banche a gennaio 2013 con un calo del 3,3% circa % rispetto ad un anno fa, la riduzione piu` alta dall`inizio della crisi, ma si tratta di un dato ancora piu` negativo di quello di dicembre 2012 quando i prestiti sono diminuiti del 2,50%, e di novembre quando la decrescita ha registrato -3,15%: sono questi i numeri della crisi economica, diffusi oggi dall`Abi alla vigilia del comitato esecutivo che si riunisce domani a Palazzo Altieri.

Il risultato cosi` negativo si confronta con una crescita positiva di gennaio 2012 dell`1,88%. Ancora l`andamento degli impieghi segnala che per vedere una crescita positiva dei finanziamenti delle banche bisogna guardare ad aprile 2012 (+1%). Dopo aprile infatti, c`e` stata una inversione di tendenza ed il calo e` stato sempre piu` pesante, passando da un modesto -0,23% di maggio 2012, a poco piu` dell`1% di giugno e luglio 2012, per arrivare a -1,78% di agosto. Ma gia` a settembre il crollo dei finanziamenti si e` accentuato con un -2,86%, di poco superiore del mese di ottobre (-2,72%). Per evidenziare il crollo dei fondi a famiglie e imprese basta tornare a febbraio 2011, la crescita degli impieghi registrava un +6,16%, ma il dato piu` positivo e` relativo a maggio 2011 con +6,31%.

``A gennaio 2013 l`ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia (1.919,3 mld di euro) e` nettamente superiore all`ammontare complessivo della raccolta da clientela (1.752,8 mld)``, precisa l`Abi.

L`eccedenza di prestiti rispetto alla raccolta supera i 166 mld di euro. ``L`andamento e` in linea con l`evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (Pil e Investimenti)``, afferma ancora l`Abi in una nota.

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